2019 - Franco Angeli
Article
Digital Version
Download | Copy/paste | Printing
Early-stage visiting scholars : spaces, roles and issues
76-80 p.
- During their international residencies, young scholars in the field of urban planning, act as critical readers and contamination enablers among disciplinary cultures. When students stay abroad, they feel like strangers, not sharing the same planning approach and/or cultural roots with their classmates or teachers. This distance is due to their different origins or the specific imprinting of their education. Also, scholars deal with these feeling, especially when they are at early-carrier stage. In this light, international experience is more than a translation process. It requires taking an adaptive approach to the hosting academic community, to its cultural environment and institutional patterns. Starting from his experiences as a researcher and lecturer abroad, the author explores issues related to the influence of space and the roles he played during his stays. [Publisher's text]
- Durante i loro soggiorni internazionali, i giovani accademici nel campo della pianificazione urbanistica divengono veicolo di letture critiche e contaminazioni tra culture. Quando uno studente decide di provare un'esperienza all'estero può sentirsi estraneo al contesto in cui approda, poiché non condivide lo stesso approccio progettuale e/o le radici culturali con i compagni e gli insegnanti. Questa distanza può essere dovuta al fatto che proviene da un contesto profondamente diverso o all'impronta specifica della sua educazione. Ma anche gli accademici possono sperimentare queste sensazioni, specialmente quando sono allo stadio iniziale della loro carriera. A partire dalle sue esperienze di ricercatore e docente all'estero, l'autore esplora temi legati all'influenza dello spazio e ai ruoli che ha interpretato durante i suoi soggiorni nel suo processo di formazione. [Testo dell'editore]
Is part of
Territorio : 88, 1, 2019-
Information
ISSN: 2239-6330
KEYWORDS
- Early-stage scholars, studies abroad, adaptive approach
- Giovani ricercatori, formazione all'estero, adattamento
-
In this issue
- Spontaneità coltivata : storie dal presente dell'urbanistica di Amsterdam
- Recuperare il patrimonio abitativo pubblico con gli inquilini
- Il destino incerto dell'edilizia residenziale pubblica
- Milano, Ersilia casainterfaccia : dare spazi a processi abitativi informali
- Trieste, ad arte : gestire la mediazione economica e sociale
- Firenze, Le Torri : promuovere il progetto, condividere gli imprevisti di cantiere
- Automanutenzione del patrimonio erp : una prospettiva per la pubblica amministrazione?
- L'autorecupero : uno strumento a regia pubblica, ad alcune condizioni
- Teaching the Contemporary City abroad
- Course design, between generic and contextual
- Engaging students to engage
- Early-stage visiting scholars : spaces, roles and issues
- Courageous visions for sustainability in Contemporary Cities
- City turns toward nature
- Contemporary European Port-Cities as Laboratories
- Crossing cultures, meeting of minds
- Una inclusione esclusiva : Hong Kong (sar), Cina
- Forme dell'abitare transnazionale : il caso di Vilcabamba, Ecuador
- Abitare patrimoni a tempo : prospettive di rigenerazione a partire da Venezia
- I fattori urbanistici nella certificazione dell'edilizia sostenibile
- Il futuro è adesso : governare gli impatti spaziali dei veicoli a guida autonoma
- La città come la casa, la casa come la città : breve storia di un topos
- Un taccuino di viaggio, un manuale, un saggio di teoria : In lode dell'adaptive reuse ; La corazzata Quatremère attraversa le acque agitate della storia ; L'università per ridisegnare la città? ; Urbanization Revisited: Perspectives from the Persian Gulf
- Dati aperti e frontiere della cultura visiva urbana
- Traiettorie di una rivista imperfetta