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L'arduo presente dello spazio urbano pavese

2021 - Franco Angeli

110-130 p.

  • Quando si parla della forma urbana di Pavia si pensa alla maglia del castrum racchiusa nel poligono delle mura spagnole. La città immaginata coincide con i relitti di quella antica. Al contrario, la periferia costruita nel secondo Novecento il grosso dello spazio che abitiamo si configura come spazio rimosso, problematico da immaginare. Questa indagine sulla recente metamorfosi di Pavia vuole essere un invito alla ricerca, volto a migliorare la consapevolezza dello spazio che abitiamo. Si tratta di rinnovare la percezione dello spazio costruito dai nostri genitori dal quale, per crescere, con affetto e incertezza costantemente ci separiamo. Entrano in gioco: percezione soggettiva e collettiva, senso estetico e senso civico, cura, il modo in cui ogni generazione adatta l'abitato, vi si adatta e vi si rappresenta, l'esperienza locale e quotidiana della nostra relazione con il mondo. [Testo dell'editore].
  • When talking about Pavia's urban shape, we usually think about the typical castrum fabric, the city center being enclosed within the belt of Spanish fortifications. Outside lie the suburbs, built after WWII, being the majority of the space we inhabit: this comes across as problematic to depict and gets subconsciously removed. This inquiry into the recent metamorphosis of Pavia is an invitation to improve our consciousness of the space we inhabit. It's about refreshing our perception of the built environment our parents established, from which we constantly detach ourselves, willing to grow up, yet with affection and uncertainty. Here all play a role: subjective and collective perception, aesthetics and community thinking, care. And further: how each generation moulds the builtscape, adapts to it and feels represented by that, the local and daily experience of our relation to the world. [Publisher's text].

Fa parte di

Storia in Lombardia : XLI, 1/2, 2021