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La Commissione d'Ornato a Milano, tra ortodossia classicista e cultura prospettica

2020 - Franco Angeli

156-165 p.

  • L'articolo prende in esame un aspetto poco indagato dell'attività della Commissione d'Ornato di Milano nella prima metà dell'Ottocento, interrogandosi sugli effetti della presenza di esponenti della cultura prospettica, come Paolo Landriani e Francesco Durelli, in un organo destinato a sovrintendere l'edilizia cittadina. Attraverso una serie di indizi tratti dalle fonti d'archivio emerge infatti la loro disponibilità ad allargare i riferimenti espressivi dalle norme vitruviane alle più libere proporzioni del linguaggio bramantesco e la loro sensibilità per la dimensione complessa dello spazio urbano. Attitudini che svolgono un'azione erosiva nei confronti dei modelli culturali su cui la commissione era chiamata a vigilare, traghettando la sensibilità della cultura architettonica milanese dal rigido classicismo di inizio secolo al più variegato panorama degli anni preunitari. [Testo dell'editore].
  • This article examines a not yet investigated aspect of the activity of the Commissione d'Ornato in Milan in the first half of the nineteenth century. It investigates the influence of exponents of the perspective culture, such as Paolo Landriani and Francesco Durelli, in a commission established to supervise the city construction. Their tendency to enlarge the expressive references from the Vitruvian norms to the freer proportions of Bramante's language and their sensitivity to the complexity of the urban space emerge from the archive documentation. These attitudes carry out an erosive action towards the cultural models on which the commission supervises, bringing the sensitivity of Milanese architectural culture from the neoclassicism of the beginning of the Century to the most varied panorama of the pre-unification years. [Publisher's text].

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Territorio : 93, 2, 2020