«Chi ci stava di fronte e che dicevamo il nemico, ma che noi […] chiamavamo nel nostro cuore fratello»

163-168 p.

• Articoli dello stesso fascicolo (disponibili singolarmente)

  • Introduzione
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  • Le parole perdute del Porto Sepolto tra Pascal e Leopardi
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  • Alla vigilia del Porto : Lacerba 1915
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  • Il racconto (eluso/ineludibile) nei versi del Porto Sepolto
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  • Il Porto Sepolto (1916) di Giuseppe Ungaretti : uno studio di varianti
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  • Alcune considerazioni sui ritmemi del Porto Sepolto
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  • La brevità, Ungaretti e l'avanguardia fiorentina : Il Porto Sepolto, La Voce e Lacerba
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  • Parola e silenzio nel Porto Sepolto
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  • Esplorazione verticale e sguardo orizzontale : a proposito del Porto Sepolto 1916
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  • Questo corpo che ora troppo ci pesa : pesantezza e leggerezza nel Porto Sepolto
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  • Per una semantica della luce ungarettiana : il caso del Porto Sepolto (1916)
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  • Il nome scolpito : il valore iconico della parola nel Porto Sepolto
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  • «Chi ci stava di fronte e che dicevamo il nemico, ma che noi […] chiamavamo nel nostro cuore fratello»
  • Voici un nouveau poète qui est aussi un poète nouveau : i primi lettori del Porto Sepolto
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  • Le poesie de Il Porto Sepolto (1916) in Spagna nella seconda metà del Novecento
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  • La traduzione di «quel nulla / d'inesauribile segreto» in arabo
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  Codice DOI: 10.19272/201702203013

  ISSN: 1724-0638

  Permalink: https://digital.casalini.it/10.19272/201702203013