Gli orti rurali come esperienze di agricoltura sociale diffusa : il caso del Polesine
191-205 p.
In Italia si parla diffusamente di orti urbani, ma questi esistono anche in aree prevalentemente rurali. Il paper riguarda i risultati di una ricerca sugli orti sociali della provincia di Rovigo. Ne sono stati censiti undici mostrando una buona diffusione sul territorio provinciale e una elevata varietà delle forme organizzative. L'ipotesi di lavoro parte dall'assunto teorico di Granovetter che i legami deboli, che si formano negli orti, producano una socialità capace di aprirsi a terze persone e ai servizi del territorio. I risultati ottenuti con una metodologia qualitativa indicano che alcuni orti del Polesine, grazie ad una organizzazione flessibile latamente istituzionalizzata, riescono ad incorporare attenzioni a fasce della popolazione bisognose di cura. [Testo dell'editore]
In Italy, so-called "urban" gardens are widespread, yet they can also be found in predominantly rural areas. This paper presents the results of a study on social gardens in the province of Rovigo. Eleven of them were surveyed, showing a good diffusion in the provincial territory and a high variety of organizational forms. The working hypothesis starts from Granovetter's theoretical assumption that weak ties, which are formed in gardens, produce a sociality capable of opening up to third parties and to local services. The results, obtained through a qualitative methodology, indicate that some gardens in Polesine, thanks to a flexible and subtly institutionalized organization, are able to provide care and support to vulnerable segments of the population [Publisher's text]
Is part of
Welfare e ergonomia : XI, 1, 2025-
Articles from the same issue (available individually)
-
Information
ISSN: 2531-9817
KEYWORDS
- orto sociale, aree rurali, Polesine, legami sociali, welfare territoriale
- social garden, rural areas, Polesine, social ties
