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Tra diplomazia e cultura : la dimensione culturale della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa

2020 - Franco Angeli

381-397 p.

  • La rilevanza della cultura nelle relazioni internazionali durante la Guerra Fredda fu riconosciuta, ma politicamente ben presto accantonata, dai 35 paesi che il 1° agosto del 1975 firmarono l'Atto Finale di Helsinki, documento istitutivo della Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (CSCE) e acme multilaterale della Détente. Il presente saggio - basato principalmente su fonti documentarie degli archivi CSCE, Nato e dei National Archives del Regno Unito - intende far luce su una delle dimensioni meno studiate del "cesto umanitari" della Conferenza per comprendere se gli aspetti culturali furono elementi facilitatori oppure ostativi nelle discussioni tra i paesi membri, dei quali si ripercorrerà la condotta. Una particolare sottolineatura sarà dedicata al ruolo avuto dalle cultural personalities dei due blocchi che, al seguito dei diplomatici, presero parte agli specifici appuntamenti destinati alla cooperazione culturale.
  • Un'analisi dunque volta al passato, ma utile anche per interpretare attuali dinamiche della diplomazia culturale e riflettere su quale può essere oggi, dinnanzi al risorgere degli egoismi nazionali, il ruolo della cultura nelle relazioni internazionali. [Testo dell'editore].
  • The importance of culture in the international relations during the Cold War was recognized - even if early set aside - by the 35 participating states that, on August 1975, signed the Helsinki Final Act, the founding document of the Conference for Se-curity and Co-operation in Europe (CSCE) and the multilateral acme of the period known as Détente. The essay - mainly based on primary sources from the CSCE and NATO Archives, as well as from the National Archives of the United Kingdom - aims to shed light on one of the most underrated aspects of the "humanitarian basket" of the Conference, in order to investigate if the cultural factor was a facilitator or hindered the talks among the states. Specific attention is also paid to the role of the cultural per-sonalities from the East and West who participated to the meetings on cultural co-operation, together with the respective diplomatic delegations.
  • Thus, the analysis fo-cuses on the past but is also useful to better understand the current evolution of cultur-al diplomacy and to reflect on the role of culture in the light of the resurgence of na-tional egoisms. [Publisher's text].

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Mondo contemporaneo : rivista di storia : 2/3, 2020