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Norme figurate per la pianificazione del paesaggio : dalla pratica autorizzativa a quella regolativa

2018 - Franco Angeli

59-71 p.

  • Il paesaggio in Italia ha assunto un ruolo rilevante nella pianificazione già all'inizio del Novecento, anche in conseguenza dell'attribuzione di valore identitario riconosciuto dalla Costituzione (art. 9). Dalla prima legge di protezione paesaggistica del 1905 molte cose sono cambiate. Non solo al concetto di tutela si è affiancato quello di innovazione (Gambino 1997), ma lo stesso paesaggio ha cambiato enormemente il suo significato: non più solo elemento di pregio estetico (bellezze di tipo naturale) o di rarità ecologica confinato in isole di tutela (aree di protezione ambientale), ma tutto il territorio nella sua interezza, che comprende contesti degradati e privi di qualità da rileggere e riqualificare come contesti di vita. Si stanno succedendo interpretazioni paesaggistiche nella pianificazione di area vasta che inquadrano il paesaggio come contesto complesso cui applicare tutele differenziate che però faticano a entrare nella pratica ordinaria di governo del territorio.
  • L'articolo inquadra il problema della scarsa efficacia delle politiche paesaggistiche nell'attuazione al livello operativo e propone l'introduzione di un "Regolamento figurato" con efficacia giuridica per sostenere le innovazioni e passare da una pratica autorizzativa ad una regolativa. [Testo dell'editore].
  • In Italy, landscape has played a significant role in planning since the beginning of the twentieth century, also as a result of the recognition of its identity value by the Constitution (Art. 9). From the first landscape act of 1905, many things have changed. Not only has the concept of protection been accompanied with innovation (Gambino 1997), but landscape itself has dramatically switched its meaning: no longer are the only elements of aesthetic value (natural beauty) or ecological rarity confined to protection islands (environmental conservation areas), but it is the territory as a whole, including degraded or low-quality areas, what we should reread and re-qualify as life environment. In vast areas spatial planning, a growing series of landscape interpretations define today landscape as a complex context to which we should apply differentiated protection strategies, even though such approaches hardly enter the ordinary practice of territorial governance.
  • The paper raises the issue of the low effectiveness of landscape policies in their implementation at the operational level, and proposes the introduction of a "form-based Regulation", with legal value, to support innovations and move from a "licensing practice" to a regulatory one. [Publishers' text].

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CRIOS : critica degli ordinamenti spaziali : 15, 1, 2018