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Genitori immigrati e scelta della scuola dell'infanzia : processi di inclusione/esclusione

2025 - Franco Angeli

31-52 p.

Alla luce delle policy internazionali che puntano ad investire sui servizi 0-6 anni per ridurre le disuguaglianze formative, si presenta la situazione dei servizi di childcare in Italia e la domanda di inclusione educativa espressa dalle famiglie di origine immigrata. Ci si chiede quali siano i principali ostacoli all'inclusione e, non essendo la scuola dell'infanzia obbligatoria, se i genitori immigrati esercitano una libertà attiva attraverso la scelta di childcare. Dopo una introduzione sul concetto di chance di vita, vengono messi in luce i processi di inclusione/esclusione attraverso gli studi empirici disponibili in Italia sulla prescolarità, che delineano le barriere materiali, culturali e sociali per le famiglie straniere. In seguito viene presentata un'indagine esplorativa (mediante intervista semi-strutturata) su 15 genitori stranieri che hanno iscritto o hanno rinunciato a iscrivere i figli alla scuola dell'infanzia in un'area a forte processo migratorio in Lombardia. I

risultati mostrano che la domanda di inclusione è elevata e trasversale a diverse provenienze etniche e che essi nutrono aspettative soprattutto verso l'insegnamento precoce della lingua italiana come garanzia di successo formativo ed economico. La scelta di un servizio non obbligatorio, ma facilitato dalle misure di sostegno degli enti locali, sembra consapevole e soddisfacente, per questo sono favorevoli all'obbligatorietà. Non rilevano barriere materiali e culturali di tipo sistematico, ma solo singoli episodi di discriminazione subìta, mentre emerge il rischio di segregazione in plessi e sezioni composte in maggioranza o in toto da alunni di origine migratoria. [Testo dell'editore]

In the light of international policies that aim to invest in 0-6 years services to reduce educational inequalities, we present the situation of childcare services in Italy and the demand for educational inclusion expressed by families of immigrant origin. We ask what are the main obstacles to inclusion and, since preschool is not compulsory, whether immigrant parents exercise active freedom through the choice of childcare. After an introduction on the concept of life chances, the inclusion/exclusion processes are highlighted through the empirical studies available in Italy on preschooling, which outline the material, cultural and social barriers for foreign families. Next, an exploratory survey (by means of semi-structured interviews) is presented on 15 foreign parents who have enrolled or refrained from enrolling their children in pre-school in an area with a strong migration process in Lombardy. The results show that the demand for inclusion is high and transversal to different

ethnic backgrounds and that they have expectations above all of early Italian language teaching as a guarantee of educational success. The choice of a service that is not compulsory, but facilitated by local authority support measures, seems conscious and satisfactory, which is why they are in favour of making it compulsory. No particular material and cultural barriers are noted, while the risk of segregation emerges in classes composed mostly or entirely of pupils of immigrant origin. [Publisher's text]

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