Articolo PDF (0,22 Mb)
Consultabile solo con Adobe Acrobat Reader (scopri come)

La misurazione delle soglie di adeguatezza del salario minimo nell'ordinamento multilivello

2025 - Franco Angeli

57-62 p.

Il salario minimo assume sempre più rilievo a livello macro-economico, sociale e giuridico, per tale ragione è ormai essenziale porre l'attenzione sul significato di fissare salari minimi a un livello "adeguato". La direttiva 2022/2041 identifica la misura dell'adeguatezza facendo riferimento ad alcuni indici o parametri già noti a livello statistico, ma la questione posta dall'A. riguarda la portata di tali parametri e la loro effettiva traduzione a livello degli stati membri dell'Ue, date le profonde differenze tra i sistemi di determinazione del salario minimo e di relazioni industriali. L'analisi verte sulla portata della soglia di adeguatezza salariale nelle fonti sovranazionali e sulla efficacia giuridica dell'art. 5 della direttiva, al fine di definire l'impatto della soglia di adeguatezza a livello nazionale. Particolare attenzione viene posta alla situazione italiana, dove l'analisi viene condotta richiamando sia l'importante dibattito dottrinale, di recente influenzato dagli orientamenti della

Suprema Corte sul salario minimo "costituzionale", sia la posizione istituzionale del Cnel in tema di soglia minima salariale e povertà lavorativa. L'A. evidenzia la centralità di una disamina comparata dei diversi meccanismi che presiedono alla fissazione dell'adeguatezza dei salari minimi al fine di orientare le scelte legislative nella direzione tracciata dalle fonti sovranazionali. [Testo dell'editore]

The minimum wage is becoming increasingly important at the macroeconomic, social and legal level, for this reason it is now essential to focus on the meaning of setting minimum wages at an "adequate" level. Directive 2022/2041 identifies the measure of adequacy by referring to some indices or parameters already known at a statistical level, but the question posed by the A. concerns the scope of these parameters and their effective translation at the level of the EU Member States, given the profound differences between the systems for determining the minimum wage and industrial relations. The analysis focuses on the scope of the salary adequacy threshold in supranational sources and on the legal effectiveness of art. 5 of the Directive, in order to define the impact of the adequacy threshold at a national level. Particular attention is paid to the Italian situation, where the analysis is conducted by recalling both the important doctrinal debate, recently influenced by the orientations of the Supreme Court on

the "constitutional" minimum wage, and the institutional position of the CNEL on the minimum salary threshold and working poverty. The A. highlights the centrality of a comparative analysis of the different mechanisms that govern the setting of the adequacy of minimum wages in order to guide legislative choices in the direction traced by supranational sources.[Publisher's text]

Fa parte di

Giornale di diritto del lavoro e di relazioni industriali : 185, 1, 2025