A little learning is a dangerous thing : AG Emiliou on the Adequate Minimum Wages Directive
P. 437-449
L'Avvocato generale Emiliou ha depositato un'opinione inadeguata sulla direttiva 2022/2041/UE in materia di salari minimi adeguati. A seguito di una richiesta danese, le conclusioni dell'AG propongono l'annullamento della direttiva sulla base di un'interpretazione storicamente errata ed eccessivamente estesa dell'esclusione della retribuzione dalle competenze dell'UE ex art. 153 TFUE. Il saggio contesta anzitutto l'esclusione della retribuzione dalle competenze eurounitarie sostenuta dall'AG, che lo ha portato a raccomandare alla Corte di giustizia l'annullamento della direttiva. Si sottolinea, da un lato, che la genesi dell'articolo 153 TFUE evidenzia un'incerta, e quindi ristretta, esclusione della retribuzione dalle competenze dell'UE.
Dall'altro lato, si ricordano i numerosi strumenti giuridici dell'UE che già regolano la retribuzione in un modo che l'AG considerebbe vietato ai sensi dell'articolo 153.5 TFUE, e si sottolinea la posizione della Corte che ha sempre sostenuto un'interpretazione restrittiva dell'esclusione della retribuzione. Si evidenzia, quindi, l'inadeguata rappresentazione che l'AG ha fatto del diritto sociale UE in relazione alla direttiva sui salari minimi adeguati, che lo ha condotto a delineare un quadro errato per il suo ragionamento sul ricorso di annullamento. La Corte di giustizia è del tutto libera di non seguire il parere dell'AG. L'esclusione della competenza retributiva di cui all'art. 153.5 TFUE deve essere interpretata in modo restrittivo e, pertanto, la base giuridica della direttiva sui salari minimi adeguati deve essere mantenuta. [Testo dell'editore]
Advocate General Emiliou has delivered an inadequate Opinion on the Adequate Minimum Wages Directive 2022/2041/EU. Following a Danish request to annul this Directive, the Advocate General's Opinion proposes its full annulment based on a historically mistaken and overly extended understanding of the competence exclusion on pay in Art. 153(5) TFEU set against a baffling presentation of Social Europe. In this working paper, we first challenge the AG's understanding of the pay competence exclusion which led him to recommend full annulment to the Court of Justice. This includes pointing out that, on one hand, the drafting history of Art. 153 TFEU underlines an uncertain, therefore narrow exclusion of pay from EU competence.
On the other hand, we place the Opinion in the context of the EU's earlier labour law and the Court's case-law to show the many EU legal instruments that regulate pay already in a way which the Advocate General would consider prohibited under Art. 153(5) TFEU, and to emphasise the Court's insistence on a narrow pay competence exclusion. We then consider the Advocate General's inadequate depiction of EU social law around the Adequate Minimum Wages Directive which provided the wrong context for his reasoning on the annulment action. The Court of Justice is entirely free not to follow the Opinion in its reasoning, in its knowledge and in its outcome. The pay competence exclusion in Art. 153(5) TFEU should be interpreted narrowly and, therefore, the Adequate Minimum Wages Directive's legal basis maintained. [Publisher's text]
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Informazioni
Codice DOI: 10.3280/GDL2024-184001
ISSN: 1972-5507
PAROLE CHIAVE
- Salari minimi, Direttiva sui salari minimi adeguati, Ricorso di annullamento C-19/23, Art. 153 TFUE, Europa sociale
- Minimum Wages, Adequate Minimum Wages Directive, Annulment Action C-19/23; Art. 153 TFEU, Social Europe