Settimo non rubare : furto e mercato nella storia dell'Occidente
396 p.
Includes bibliographical references and index.
Insieme ai precedenti lavori dedicati al giuramento politico e alla giustizia, questo volume porta a termine un'importante opera d'interpretazione con cui Prodi ha indagato e messo in luce alcuni tratti costitutivi profondi della civiltà europea, ossia le strutture mentali, sociali, economiche e giuridiche che hanno consentito l'ingresso della società europea nella modernità. Queste pagine mostrano come a partire dal medioevo il mercato si sia affermato in quanto soggetto autonomo, luogo indipendente di determinazione del valore dei beni. Con il mercato mutano i concetti di ricchezza e di proprietà e anche il concetto di furto, inteso come violazione del "giusto prezzo" e delle regole del mercato. La formazione di un potere economico distinto da quello politico, e con questo in continua dialettica, è stato ciò che ha permesso non solo la nascita della civiltà industriale ma anche la nascita delle libertà costituzionali e dei diritti.
Ripercorrendo una vicenda millenaria, "Settimo non rubare" finisce per interrogarsi sulla crisi in cui questa civiltà pare irreversibilmente entrata oggi [Testo dell'editore].
954205 characters.
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Contains bibliographical references, notes and name index.
Bound.
P. Prodi, emeritus professor at the University of Bologna.
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Informazioni
ISBN: 9788815305312
MATERIE
SOGGETTI
- Economic history
- Robbery -- History
- Social history