2020 - Testimonianze
Articolo
Versione Digitale
Quella fragilità che avevamo dimenticato
P. 15-18
Fa parte di
Testimonianze : 530/531, 2/3, 2020-
Informazioni
Codice DOI: 10.1400/277668
ISSN: 1971-8233
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Nello stesso fascicolo
- Un regionalismo da ripensare?
- Perché la notte non può essere definitiva : una rivisitazione de La Peste
- Quella fragilità che avevamo dimenticato
- Le religioni e le sfide del futuro
- Pandemonio o Pandemia? : l'informazione ai tempi del coronavirus
- Una vita paradigmatica
- Nuotava Ágnes come si deve, ossia da sola
- Il profilo della persona buona e un piano teorico a tre punte
- Un lavoro d'amore nelle contraddizioni del mondo
- Il lungo cammino e il pensiero aperto di Ágnes
- Ágnes Heller : occhi aperti sullo spettacolo del mondo
- Rivisitando (e rivoluzionando) Platone : il Simposio di San Silvestro
- Di collana in collana
- Quel pensiero critico dalle radici socialiste
- Tragedia e filosofia : cronache (e valore) di un inedito
- Una (asistematica) filosofia della libertà di pensiero
- Risvegli con Madame Ágnes Heller
- Ágnes, che amava la vita e amava la libertà
- Vista con occhi di figlia
- Quel carro armato apparso due volte
- Metti una sera a cena nella Budapest del dopo Ottantanove
- Il mio (unico) incontro con Ágnes Heller
- Il ricordo di Ernesto Balducci e il pranzo con Arturo Paoli
- Chi sogna è scelto : intervista a cura di Francesco Comina
- Diritti dell'uomo o diritti del cittadino? : il paradosso Europa : intervista a cura di Piero Meucci
- Ma nel mondo globale siamo davvero cosmopoliti?
- La terra del latte e del miele
- Dei diritti e dei doveri
- Libera Università Valdisieve e Valdarno : un cantiere per la cultura della cittadinanza
- Da Skype a Piazza Bovio : sogno per una Sinfonia
- Il tesoro di Caterina
- Il sasso in piccionaia : un ricordo di Giampaolo Pansa
- Mappa di luoghi e mosaico di storie : una Spoon River della Resistenza a Firenze
- Le donne all'ombra dell'Encyclopédie : intervista a cura di Gabriele Parenti
