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Tradition and innovation : pre and protohistoric pottery at Lipari in a wider environmental and cultural perspective

2020 - Istituto italiano di preistoria e protostoria

P. 5-28

  • Lipari, the largest island in the Aeolian archipelago, commands a strategic position in the Central Mediterranean, and its pre and proto history extends over 5000 years of continuous habitation. This paper aims to discuss the Lipari cultural sequence in a new interdisciplinary perspective juxtaposing the different spheres of innovation, connectivity, territory, demography and environment to explore the continuity and the variability of its pottery tradition. For the occupational pattern at Lipari we propose the definition of seven areas (or regional foci) formed by clusters of sites characterized by geographic proximity and similar orientation/ elevation above the sea level.
  • This approach allows a general evaluation of the territorial occupation (new areas, continuity, reoccupation, abandonment), also combined with the estimated demographical trend. Among the environmental and economic aspects, we considered the volcanic activities in the Archipelago and some recent studies about agricultural practices. The study presents in detail the archaeological implications of pottery analysis at Lipari, where 384 samples have been classified in 33 distinctive ceramic fabrics. A single, main local fabric characterize the entire sequence showing the foundation of a strong native tradition. The other 16 local fabrics are specifically linked to some cultural phases or wares and testify the potter's vibrant creativity.
  • In addition to local products various imported vessels from diverse centres and cultural environments within the Mediterranean are observed. In order to define a scale of innovation and connectivity in each phase we quantify the occurrence of new and imported fabrics. Innovation and connectivity were stronger at the beginning and at the end of the occupation, whilst the local tradition was very consistent from the Chalcolithic till the Middle Bronze Age 2. We tentatively define the potters as conservatives, reformers, innovators or revolutionaries and we explore the continuity or change in pottery-making traditions in relationship to the cultural and environmental changes at Lipari. [Publisher's text]
  • Lipari, la più grande isola dell'Arcipelago eoliano, occupa una posizione strategica nel Mediterraneo centrale e la sua pre e protostoria durano oltre 5000 anni di occupazione ininterrotta. Questo studio intende discutere la sequenza culturale di Lipari in una nuova prospettiva interdisciplinare che giustappone le differenti sfere di innovazione, connettività, territorio, demografia e ambiente per esplorare la continuità e la variabilità della sua tradizione ceramica. Per le dinamiche di occupazione a Lipari proponiamo la definizione di sette aree (o foci regionali) costituiti da raggruppamenti di siti caratterizzati da prossimità geografica e da simile esposizione/altitudine sul livello del mare. Questo approccio consente una valutazione complessiva dell'occupazione territoriale (nuove aree, continuità, rioccupazione, abbandono) in combinazione con la fluttuazione della stima demografica.
  • Tra gli aspetti ambientali e economici abbiamo preso in esame le attività vulcaniche nell'Arcipelago e alcuni studi recenti circa le pratiche agricole. Lo studio presenta nel dettaglio le implicazioni archeologiche dell'analisi ceramica a Lipari dove 384 vasi sono stati classificati in 33 diversi impasti ceramici. Un solo impasto principale caratterizza l'intera sequenza locale e rappresenta la base di una forte tradizione indigena. Gli altri 16 impasti locali sono specificamente legati a alcune fasi culturali o classi ceramiche e testimoniano la vivida creatività dei vasai. In aggiunta ai prodotti locali sono stati riconosciuti diversi vasi importati da differenti centri e ambiti culturali del Mediterraneo.
  • Al fine di individuare una misura di innovazione e connettività consideriamo la presenza di impasti nuovi e importati in ciascuna fase. L'innovazione e la connettività sono state più marcate all'inizio e alla fine dell'occupazione, mentre la tradizione locale è risultata essere assai costante dall'età del Rame fino al Bronzo medio 2. Proponiamo quindi di definire i vasai come conservativi, riformatori, innovatori o rivoluzionari e mettiamo in relazione la continuità o il cambiamento nelle tradizioni artigianali con le trasformazioni culturali e ambientali avvenute a Lipari. [Testo dell'editore]

Fait partie de

Rivista di scienze preistoriche : LXX, 2020