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Enrico Morselli e Giovanni Antonelli : l'alienista e il suo genio

2019 - Franco Angeli

147-169 p.

  • In questo contributo viene esaminato, attraverso le parole dell'uno e dell'altro, il rapporto tra Enrico Morselli, uno dei maggiori esponenti della psichiatria positivista italiana e uno dei fondatori di questa rivista, e Giovanni Antonelli, un poeta girovago e anarchico finito più volte in carcere e in manicomio. Si tratta di una relazione per entrambi intensa e importante, ma non scevra certo di elementi di ambivalenza da ambo i lati: l'Antonelli è sì per Morselli un genio da ammirare, ma al contempo un malato da compiangere e da ridimensionare nelle sue aspirazioni e pretese. Morselli è per l'Antonelli - che ne avverte con chiarezza l'atteggiamento ambivalente e per alcuni aspetti strumentale - sì il mecenate che tra i primi ha creduto nelle sue capacità letterarie e pur in modo paternalistico gli vuole bene, ma al contempo l'esponente giovane e ambizioso di una psichiatria oggettivante e saccente determinata comunque a fare anche della sua avventura letteraria e umana un mattone da collocare al posto gius
  • to nei "castelli in aria" che erige a difesa delle sue certezze. Accanto a questo tema, centrale, l'incontro dell'Antonelli con altri psichiatri e manicomi e i suoi giudizi sagaci sulla psichiatria offrono un materiale prezioso non solo per lo storico, ma anche per l'operatore e il paziente dei nostri servizi interessati a una visione critica della psichiatria e all'empowerment del soggetto. [Testo dell'editore].
  • The author describes the relationship between Enrico Morselli - a key scholar of Italian positivist psychiatry, and one of the founders of this review RSF - and Giovanni Antonelli - an itinerant and anarchist poet, several times imprisoned, or locked up in mental asylums. Their relationship became intense and significant, maintaining however an ambivalent touch on both sides: i.e. Morselli considered Antonelli a poetic genius, but also a patient to be commiserated and contained. Antonelli - who clearly perceived Morselli's ambivalent and sometimes instrumental attitudes - regarded him as his benefactor. Morselli was one of the first persons to reveal Antonelli's literary skills. He expressed affection for him with a paternalistic touch. Morselli was also, however, a young and ambitious advocate of the objectifying and doctrinaire psychiatry of that period. Nonetheless, he was determined to include Antonelli's human and artistic adventure in his psychiatric framework. The author highlights also that Antonelli.
  • did interact with other psychiatrists in different mental asylums. The poet's sagacious judgments on psychiatry offer today a precious documentation for historians, psychiatric professionals or patients interested in a critical vision of psychiatry and patient empowerment. [Publisher's text].

Fait partie de

Rivista sperimentale di freniatria : la rivista dei servizi di salute mentale : CXLIII, 1, 2019