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Prato : che ne è dei distretti industriali?

2017 - Franco Angeli

111-115 p.

  • Le modificazioni subite dal distretto di Prato contestualmente alla crisi sono di due ordini: da un lato il restringimento del tradizionale settore tessile, entro processi di maggior verticalizzazione e di concentrazione, che ha liberato un grande numero di spazi all'interno della città compatta, con i suoilotti misti. Dall'altro l'incredibile crescita del settore dell'abbigliamento, guidata dal pronto moda gestito dalla comunità cinese, vero processoindustrializzazione a opera di un gruppo etnico immigrato. Il fenomeno è variamente interpretato da studi di sociologi, antropologi ed economisti di cui si dà conto. La lettura spaziale sottolinea tuttavia consonanze e differenze dei due modelli produttivi, descrivendo una città in via di metropolizzazione entro un coacervo di somiglianze e conflitti [Testo dell'editore].
  • Prato district modifications after crisis are characterized by two tendencies. From one side the shrinkage of the traditional textile district, together with its verticalization and concentration, which leaves many industrials spaces empty inside the compact city and the typical mixed macrolottos. From the other side the incredible growth of the apparel sector thanks to the fast fashion system lead by a Chinese community, which is a real reindustrialisation process caused by an ethnic immigrated group. The various economic, sociological and anthropological interpretations of themenon are here pointed out. A further spatial perspective underlines anyway the two productive models similarities and differences, with the aim of describing a metropolizing city scattered in conflicts and consonances. [Publishers' text].

Fait partie de

Territorio : 81, 2, 2017