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Rapporti tra Giulietti e Di Vittorio dal 1944 al 1953 : dalle carte della Cgil

2016 - Franco Angeli

P. 5-34 p.

  • Il saggio analizza i rapporti intercorsi nel secondo dopoguerra tra Giuseppe Di Vittorio e Giuseppe Giulietti, segretario della Federazione italiana dei lavoratori del mare, alla luce della documentazione conservata nell'archivio della Cgil. In un'epoca di forti contrasti ideologici e di profonde fratture nel mondo sindacale, emergono tra i due organizzatori iniziali diffidenze e animosità le quali tuttavia in pochi anni mutarono in reciproca stima. La loro corrispondenza e i documenti sin-dacali dimostrano come l'esponente pugliese pragmaticamente puntò ad un ac-cordo con Giulietti superando notevoli opposizioni. In tal modo Di Vittorio garantì, all'epoca delle scissioni sindacali, l'adesione dell'organizzazione della gente di ma-re alla Cgil, pur essendo diventato Giulietti deputato indipendente eletto nelle liste del Partito repubblicano. Il sindacalista romagnolo d'altra parte ottenne l'appoggio di Di Vittorio nelle lotte sindacali della fine degli anni Quaranta e, soprattutto, assi-curò la successione de
  • l figlio Nino alla guida del sindacato dopo la sua morte. L'esame della documentazione rivela che questa scelta, assai contrastata dalla base, fu dovuta principalmente al carisma di Di Vittorio.
  • The essay analyzes the relations between Giuseppe Di Vittorio and Giuseppe Giulietti, secretary general of the Federazione Italiana dei Lavoratori del Mare, in the aftermath of the Second World War, in light of the Cgil records. At a time of strong ideological contrasts and deep divisions among Italy's trade unions, the re-lations between the two union leaders were initially characterized by distrust and animosity. In a few years, however, these sentiments would eventually turn into mutual esteem. The correspondence between Di Vittorio and Giulietti and other records prove that the former, overcoming the internal opposition, aimed at a pragmatic agreement with the latter. In doing so, Di Vittorio was able to guarantee the subscription of the organization of seafarers to the Cgil at the time of trade un-ions split. Giulietti, on the other hand, won Di Vittorio's support in the trade union struggles and, above all, made sure that after his death his son Nino would be ap-pointed secretary general of the seafarer
  • s union. The Cgil records reveal that this appointment, strongly opposed by the trade union rank and file, was mainly due to Di Vittorio's charisma.

Fait partie de

Mondo contemporaneo : rivista di storia : 1, 2016