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Interazioni creative in musica : l'improvvisazione come forma narrativa

2019 - Franco Angeli

84-102 p.

  • La problematica relativa a temi come la narrazione, la composizione, l'improvvisazione e la stessa semantica nella musica può essere collegata alle dinamiche che vedono protagonista il compositore-interprete e la sua storia individuale, dal momento che la storia autobiografica risveglia, attraverso la memoria, immagini ed emozioni. Il far rivivere esperienze passate dentro di sé e comunicarle attraverso l'arte trova un ideale "topos" nell'opera di Marcel Proust: assaporare una "madeleine" o ascoltare un brano musicale ci riporta a un'alterità perduta e rafforza l'esperienza del ricordo. Ascoltare ciò che è dentro di noi, innesca una dinamica che interrompe il flusso della coscienza, permettendo alla nostra mente di liberarsi temporaneamente dal controllo della ragione e di riportarci alle tracce del passato. È lo stimolo sensoriale, quindi, a suscitare i ricordi, che a loro volta possono venire ritradotti in musica.
  • Nella sua opera sull'improvvisazione, Vladimir Jankélévitch sottolinea che la creazione estemporanea ci consente di affrontare l'inatteso e di agire prontamente. La musica creata dalla mano errante sulla tastiera è il risultato di sequenze neuromotorie che sono predittive della formazione dell'evento sonoro prodotto dall'azione del corpo: estensione dell'Io che si protende verso la tastiera del pianoforte alla ricerca di una relazione fusionale, riproduzione dell'originale bagno di suoni prenatale. Riallacciando la sua vicenda di musicista a un frammento autobiografico di Theodor Reik, l'autore delinea come la traccia mentale delle sequenze melodico-armoniche generate dalla mente nel ricordo, costituisca il serbatoio da cui trarre il materiale tematico per comporre; altre volte, l'ispirazione nasce dai sensi, così che il filo dell'esistenza si intreccia con l'arte in un insieme inscindibile di passione e ossessione.
  • I contorni di quest'esperienza sono definiti nel contesto della sinestesia e anche della possibilità casuale di fare musica a partire dalle lettere dell'alfabeto; viene descritta la composizione di un brano musicale attraverso questa particolare tipologia creativa. Infine, si tenta di dare una cornice di riferimento alle esperienze che partono dalla narrazione di se stessi per giungere all'esecuzione musicale dinanzi al pubblico. Nel contesto dell'interpretazione psicoanalitica dell'arte di Ignacio Matte Blanco, l'opera d'arte appare come una struttura bi-logica che è contemporaneamente espressione di simmetria e asimmetria. In conclusione, è in tale ambito che è possibile codificare il racconto di sé attraverso un'operazione musicale emotivamente orientata, basata sull'improvvisazione/composizione come modello interpretativo della realtà interna ed esterna. [Testo dell'editore].
  • Creative interactions in music: Improvisation as a narrative form. The issue related to themes such as narration, composition, improvisation and the semantics itself in music can be connected to dynamics that see the composer-interpreter and his individual history as a protagonist, since the autobiographical story awakens, through the memory, images and emotions. To revive past experiences within oneself and to communicate them through art finds an ideal "topos" in Marcel Proust's work: savoring a "madeleine" or listening to a piece of music brings us back to a lost otherness and reinforces the experience of remembrance. Listening to what is inside us, triggers a dynamic that interrupts the stream of consciousness, allowing our mind to temporarily free itself from the control of reason and to lead us back to traces of the past. It is the sensorial stimulus, therefore, to arouse memories, which in turn can be retranslated into music. In his work on improvisation,
  • Vladimir Jankélévitch emphasizes that the extemporaneous creation allows us to face the unexpected and to act promptly. The music created by the wandering hand on the keyboard is the result of neuromotor sequences that are predictive of the formation of the sound event produced by the action of the body: exten-sion of the ego reaching out towards the piano keyboard in search of a fusional relationship, reproduction of the original prenatal sound bath. Reconnecting his story as a musician to an autobiographical fragment by Theodor Reik, the author outlines how the mental trace of the melodic-harmonic sequences generated by the mind in memory constitutes the reservoir from which he draws the thematic material to compose; at other times, inspiration is born of the senses, so that the thread of existence is interwoven with art in an inseparable whole of passion and obsession. The contours of this experience are defined in the context of synaesthesia and also of the chance to make music starting from the letters
  • the composiion of a musical piece through this particular creative typology is described. Finally, an attempt is made to give a frame of reference to the experiences that start from the narration of oneself to reach musical performance in front of an audience. In the context of the psychoanalytic interpretation of the art by Ignacio Matte Blanco, the artwork appears as a bilogical structure that is simultaneously expression of symmetry and asymmetry. In conclusion, in this framework it is possible to codify the story of oneself through an emotionally oriented musical operation, based on improvisation/composition as an interpretative model of internal and external reality. [Publisher's text].

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Educazione sentimentale : 31, 1, 2019