Article
Digital Version
Download | Copy/paste | Printing

I percorsi di uscita dalla violenza del partner : ruolo dei figli, agency delle donne e ostacoli della società

2019 - Franco Angeli

65-84 p.

  • Pochi studi hanno indagato quali possano essere i fattori personali e sociali che predicono la fine delle violenze e sui quali bisognerebbe investire per sostenere le donne nel loro percorso di liberazione. Obiettivo della ricerca è esaminare in quali condizioni le donne riescono ad uscire dalla violenza del partner e quali ostacoli trovano in questo percorso. Lo studio è multi-metodo e i dati raccolti sono relativi a donne che si sono rivolte a 5 centri antiviolenza del Nord Italia. I risultati quantitativi hanno rilevato che la presenza di figli/e è un elemento chiave nel percorso delle donne: quando condividevano figli/e con il maltrattante, era più probabile che continuassero a subire violenza anche dopo la separazione: 18 mesi dopo il primo contatto, la violenza era significativamente diminuita o cessata per il 98% delle donne senza figli, per l'84% di quelle con un figlio e solo per il 55% di quelle con due o più figli.
  • I risultati qualitativi hanno mostrato che le donne intervistate erano state attive nel reagire alla violenza, separandosi dal partner e rivolgendosi ad un centro antiviolenza. Tuttavia, servizi sociali e organi giudiziari spesso ostacolano questo percorso in nome del principio di bi-genitorialità e della credenza che una figura paterna, anche se violenta, sia necessaria. In particolare, è emerso che: obbligano donne e figli/e a incontrare gli ex partner/padri violenti anche a costo di metterli in pericolo; favoriscono sempre e comunque la relazione padre-figlio/a; aderiscono a pseudo-teorie quali la Sindrome d'Alienazione Parentale (SAP) o Alienazione Parentale (AP). Paradossalmente, sembra che quando una donna vittima di violenza manifesta agency, provochi l'irritazione di operatori ed operatici e si scontri con una scarsa volontà di aiutarla in modo efficace. [Testo dell'editore].
  • Few studies have investigated the personal and social factors that predict the end of the partner violence and which factors could support women on their path to liberation. The aim of this research is to examine under what conditions women manage to get out of partner violence and what obstacles they find in this path. The study is multi-method and the data collected are related to women who turned to 5 anti-violence centers in Northern Italy. The quantitative results revealed that the presence of children is a key element in the path of women: when they shared children with the abuser, they were more likely to continue to suffer violence even after separation: 18 months after the first contact, violence had significantly decreased or ceased for 98% of childless women, 84% of those with one child and only 55% of those with two or more children.
  • The qualitative results showed that the women interviewed had been active in re-acting to violence, separating from the partner and going to an anti-violence center. However, social and legal services often hinder this path in the name of the principle of biparenthood and the belief that a father figure, even if violent, is necessary. In particular, it emerged that: they oblige women and children to meet violent ex-partners / fathers even at the cost of endangering them; they always fa-vor the father/child relationship; they adhere to pseudo-theories such as Parental Alienation Syndrome (PAS) or Parental Alienation (PA). Paradoxically, it seems that when a woman victim of violence manifests agency, it causes the irritation of operators and operatives and clashes with a lack of willingness to help her effec-tively. [Publisher's text].

Is part of

Sicurezza e scienze sociali : VII, 3, 2019