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New Value-Added Services for Electronic Journals in Classics

2011 - EUM - Edizioni Università di Macerata

1-21 p.

  • E-journals are undoubtedly less widespread in the Humanities than in the Scientific, Technical and Medical (STM) field. This is not just because of a lag in Humanities journals' development, but also because of the different extent at what electronic publishing technologies fit respectively the different nature and requirements of disciplines. The wide range of functionalities and services that can be offered online in addition to the print copy of a journal is one of the most important differences between paper-based and electronic publishing. Value Added Services (VAS) represent also a key aspect to be leveraged in the development of a sustainable business model for open access journals.
  • VAS need to be though carefully. To provide them comes at a cost and it is a process that can just partly be automated. The paper aims at designing a new model for Classics e-journals specifically tailored on classicists' needs, identifying a set of functionalities that may be provided by e-journals on the basis of a deep understanding of the field and of recent user studies. The implementation of such functionalities and the automatisation of the process needed to enable them are then discussed in detail. [Testo dell'editore].
  • Le riviste elettroniche sono decisamente meno diffuse in ambito umanistico piuttosto che scientifico, non tanto per un ritardo delle discipline umanistiche in questo senso quanto per la diversa rispondenza del medium alla disciplina stessa. La vasta gamma di funzionalità e servizi che possono essere offerti online in aggiunta alla copia stampata di una rivista costituisce una delle più importanti differenze tra l'editoria tradizionale e quella elettronica. L'attuale offerta ed i futuri sviluppi delle riviste nell'ambito delle scienze umane sono analizzati attraverso i dati raccolti con un sondaggio sulle caratteristiche di una rivista elettronica, del tipo di diritti impiegati, degli strumenti elettronici usati nel lavoro editoriale e degli elementi che ne ostacolano la diffusione.
  • Ne risulta una realtà ancora legata alla pubblicazione a stampa; nel caso di esistenza di riviste elettroniche, la presenza di una forma non innovativa, che ricalca piuttosto la forma tradizionale. Inoltre, sono stati rilevati pregiudizi sulla qualità delle risorse elettroniche, sull'accuratezza degli articoli, sulla loro persistenza e reperibilità on-line, e dubbi sui diritti d'autore. Nonostante i timori degli editori, l'editoria on-line può tuttavia divenire un fertile campo in cui l'accesso libero si sposa con la nascita di funzionalità aggiuntive. I servizi a valore aggiunto possono incentivare l'uso delle riviste di un'area disciplinare come quella umanistica, in cui le riviste elettroniche hanno ancora poca diffusione. [Testo dell'editore].

Is part of

JLIS : Italian Journal of Library, Archives and Information Science = Rivista italiana di biblioteconomia, archivistica e scienza dell'informazione : 2, 1, 2011