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Pietro Custodi in morte di Napoleone

2021 - Franco Angeli

457-492 p.

  • Il saggio si sofferma innanzitutto sui contrasti che contrapposero Pietro Custodi, dopo la caduta del Regno d'Italia, alla Reggenza provvisoria e poi alle autorità del Regno lombardoveneto. La censura milanese gli negò più volte il permesso di pubblicare una raccolta di biografie. In effetti dietro la sua attività di studioso e di bibliofilo vi era un preciso programma politico: attraverso la sua opera di rivalutazione della tradizione storica e culturale italiana egli intendeva porre le radici della coscienza nazionale. Il conflitto con le autorità austriache culminò nel 1818 nella sua detenzione arbitraria alla Senavrina, un ospizio per i pazzi. La sua opposizione al clima culturale e politico della Restaurazione spiega l'evoluzione della sua posizione rispetto a Napoleone; in gioventù, quando era un ardente giacobino, egli lo aveva duramente criticato ma quando ebbe la notizia della sua morte compose un'ode in sua memoria per esaltarne la grandezza.
  • Nella poesia egli rinnova per altro le accuse a Napoleone di avere tradito le speranze riposte in lui dai popoli. Nell'appendice sono riprodotti tre componimenti poetici di Custodi e diversi documenti conservati nelle sue carte alla Bibliothèque nationale de France. [Testo dell'editore].
  • The essay focuses first of all on the contrasts that opposed Pietro Custodi, after the fall of the Kingdom of Italy, to the provisional Regency and afterwards to the authorities of the LombardVenetian Kingdom. The Milanese censorship repeatedly denied him permission to publish a collection of biographies. In fact, behind his activity as a scholar and bibliophile there was a precise political program: through his work of revaluation of the Italian historical and cultural tradition he intended to lay the roots of national consciousness.
  • The conflict with the Austrian authorities culminated in 1818 in his arbitrary detention in a mental hospital. His opposition to the cultural and political climate of the Restoration explains the evolution of his attitude with respect to Napoleon; in his youth, when he was an ardent Jacobin, he had harshly criticized him but when he heard the news of his death he composed an ode in his memory to exalt his greatness. In the end, however, he repeats his accusation to Napoleon of having betrayed the hopes placed in him by the peoples. The appendix reproduces three poems by Custodi and various documents preserved in his papers at the Bibliothèque nationale de France. [Publisher's text].

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Società e storia : 173, 3, 2021