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L'inconscio : perché ci è voluto così tanto tempo, cosa sappiamo oggi, e alcune implicazioni cliniche

2025 - Franco Angeli

377-410 p.

Unconscious processes are reviewed from historical, empirical, neurocognitive, and clinical perspectives. Historical factors delayed the scientific study of unconscious processes in academic psychology because of the Cartesian identification of mental with conscious awareness. This became even more extreme when behaviorism dismissed internal processes altogether. Psychoanalysis emphasized unconscious processes from its inception, but its isolation from academic psychology and aversion to empirical methods limited its influence. Academic psychology, in turn, dismissed psychoanalytic methods and insights, and eventually came to recognize unconscious processes, which it saw as normative. Some of the main research findings are reviewed and clinical implications are suggested. Finally, three neurocognitive models of the mind as possible metapsychologies are examined. All posit unconscious, parallel, and associative processing, and they also align with many psychodynamic tenets including

contradiction, conflict, and compromise, but do not view them as necessarily leading to pathology. It is argued for a reconceptualization of the unconscious as normative, mostly promoting adaptation, that sometimes goes awry. [Publisher's text]

Vengono esaminati i processi inconsci da prospettive storiche, empiriche, neurocognitive e cliniche. Lo studio scientifico dei processi inconsci ha subìto un ritardo nella psicologia accademica a causa dell'identificazione cartesiana della mente col conscio. Questo fenomeno è diventato ancora più estremo quando il comportamentismo ha completamente ignorato i processi mentali. La psicoanalisi invece ha sempre dato importanza all'inconscio, ma il suo isolamento dalla psicologia accademica e l'avversione per la ricerca empirico-sperimentale ne hanno limitato l'influenza. Il mondo accademico, a sua volta, ha ignorato le intuizioni psicoanalitiche, e alla fine è arrivato a riconoscere i processi inconsci, considerandoli normali, fisiologici. Vengono esaminati alcuni dei principali risultati della ricerca e vengono suggerite alcune implicazioni cliniche. Infine, vengono esaminati tre modelli neurocognitivi della mente come possibili metapsicologie. Tutti postulano l'elaborazione inconscia,

parallela e associativa, e convalidano molti concetti psicodinamici tra cui quelli di incoerenza, conflitto e compromesso, ma i processi inconsci non sono visti necessariamente come patologici: sono normali e favoriscono l'adattamento, tuttavia a volte si rivelano controproducenti. [Testo dell'editore]

Fa parte di

Psicoterapia e scienze umane : LIX, 3, 2025