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Abitare la soglia : il piacere della guerra e la ricerca della non distruttività

2022 - Franco Angeli

91-100 p.

  • Il confronto a cui chiama questo contributo è un'ipotesi sulla distruttività e la guerra che le consideri come una possibilità umana, una possibilità di soglia, dalla quale una delle direzioni che può scaturirne è l'attrazione desiderante e giocosa del piacere che deriva dalla sofferenza e dall'annientamento dell'altro. Qualora dal livello di coppia si passi a quello di gruppo o collettivo, i rinforzi derivanti dalla molteplicità condivisa possono produrre, e producono, macchine di distruzione basate sul principio del piacere, fino all'appagamento e alla lunga elaborazione della colpa. Una simile ipotesi implica la necessità di accogliere l'inconscio come forza generativa più che come difesa. Sembra importante privilegiare una lettura psicoanalitica dei fenomeni intesa come esperienza radicale di apertura, volta a comprendere anche uno dei fenomeni più perturbanti della nostra vita collettiva, come la guerra.
  • Prima ancora che una terapeutica, solo una comprensione derivante da un adeguato esame di realtà potrà aprire a qualche possibilità di intervento per prevenire la distruttività umana. Per ora, siamo ben lontani da una comprensione attendibile, e il moralismo non aiuta. [Testo dell'editore].
  • The comparison to which this contribution calls is a hypothesis on destructiveness and war that considers them as a human possibility, a threshold possibility, from which one of the directions that can arise is the desiring and playful attraction of the pleasure that derives from suffering and from the annihilation of the other. If we pass from the level of the couple to that of a group or collective, the reinforcements deriving from the shared multiplicity can produce, and do produce, machines of destruction based on the principle of pleasure, up to the satisfaction and long elaboration of guilt. Such a hypothesis implies the need to welcome the unconscious as a generative force rather than a defense. It seems important to favor a psychoanalytic reading of phenomena understood as a radical experience of openness, aimed at understanding one of the most disturbing phenomena of our collective life, such as war.
  • Even before a therapeutic, only an understanding deriving from an adequate examination of reality will open to some possibility of intervention to prevent human destructiveness. For now, we are far from a reliable understanding, and moralizing doesn't help. [Publisher's text].

Fa parte di

Educazione sentimentale : 38, 2, 2022