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Il governo europeo della moneta e le sfide del costituzionalismo contemporaneo

2022 - Franco Angeli

105-115 p.

  • L'articolo si propone di considerare una questione centrale relativa all'assetto degli ordinamenti contemporanei, ossia la tensione tra il principio democratico ed il governo dell'economia, calando questa tematica generale nell'alveo più specifico del rapporto tra la Banca Centrale Europea e le altre Istituzioni Comunitarie. Si sostiene la tesi che sia illusoria la veste di pretesa neutralità della BCE, laddove quest'ultima, in quanto Autorità che ha come missione fondamentale quella di garantire la stabilità dei prezzi, tende a porsi come un sistema di regolazione apolitica del sistema economico. Detto sistema obbedisce ad una lex mercatoria che si pone in antitesi rispetto alla realizzazione del programma sociale posto dalla Carta, esigendo la rinuncia ad alcuni strumenti decisionali di carattere politico che, nel disegno costituzionale, rispondevano a logiche diverse.
  • In questa ottica la nascita del SEBC segna una nuova fase del costituzionalismo politico, perché la sua introduzione pone come una sorta di metavalore la stabilità economica e finanziaria. Ciò implica che non siano previsti limiti positivi alle sue capacità decisionali ad opera ad esempio del Parlamento Europeo, in modo tale da circoscrivere la ricaduta delle scelte compiute sulle posizioni soggettive riconosciute alla persona dagli ordinamenti nazionali e dallo stesso sistema europeo. Sulla base di queste premesse, la conclusione dell'articolo non è nel senso di una anacronistica riduzione del ruolo della Banca Europea, bensì nel senso di puntualizzare come la principale sfida del costituzionalismo contemporaneo consista nello sforzo di ricondurre i processi decisionali che coinvolgono il governo europeo della moneta ai meccanismi della responsabilità politica e alle garanzie delle posizioni soggettive della persona [Testo dell'editore].
  • The article aims to consider a central issue relating to the structure of contemporary legal systems, that is the tension between the democratic principle and the governance of the economy, placing this general theme in the more specific context of the relationship between the European Central Bank and the other Community Institutions. The thesis is supported that the purported neutrality of the ECB is illusory, whereas the latter, as an Authority whose fundamental mission is to guarantee price stability, tends to act as an apolitical regulation system of the economic system. This system obeys a lex mercatoria which is antithetical to the implementation of the social program set by the Charter, requiring the renunciation of certain decisionmaking instruments of a political nature which, in the constitutional design, responded to different logics.
  • In this perspective, the birth of the ESCB marks a new phase of political constitutionalism, because its introduction places economic and financial stability as a sort of metavalue. This implies that there are no positive limits to his decisionmaking abilities by for example the European Parliament, in such a way as to limit the impact of the choices made on the subjective positions recognized to the person by national legal systems and by the European system itself. On the basis of these premises, the conclusion of the article is not in the sense of an anachronistic reduction of the role of the European Bank, but in the sense of pointing out that the main challenge of contemporary constitutionalism consists in the effort to bring back the decisionmaking processes involving the European government of money to the mechanisms of political responsibility and the guarantees of the subjective positions of the person [Publisher's text].

Fa parte di

Economia pubblica : XLIX, 1, 2022