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Stupidità e psicoanalisi : una questione di etica

2020 - Franco Angeli

65-78 p.

  • La restrizione intellettiva rientra nella categoria di debilità o ritardo mentale, che viene discussa dal punto di vista della psicologia dinamica con gli apporti degli orientamenti post-freudiani, rivisitati attraverso l'articolazione teorica lacaniana della nozione di debilità. Essendo la debilità una condizione potenzialmente costitutiva della vita psichica di ciascuno e non uno specifico stato patologico, la stupidità diventa il riflesso politico (in quanto concerne l'etica) del ritardo mentale. La condizione sociale contemporanea, in cui sembra prevalere la costituzione di legami sociali fondati su un piano immaginario, favorisce la costituzione di soggettività con caratteristiche difensive che possono portare a un funzionamento mentale tipicamente inibito. Le conseguenze di questo modello di soggettività dal pensiero ristretto possono essere politiche, come sembra dimostrare il caso Eichmann. [Testo dell'editore].
  • Intellectual inhibition may fall into the categories of mental retardation or mental debility. These categories are discussed from the viewpoint of dynamic psychology with contributions of post-Freudian approaches, reinterpreted in light of the Lacanian theorization of the concept of mental debility. From this perspective, mental debility is not only a specific psychopathoogy, but also a potentially constitutive condition of anyone's mental life and, since stupidity concerns ethics, it is the political aspect of mental debility. In contemporary society, social relations are founded on an imaginary level, encouraging defense mechanisms in subjective mental functioning which are connected with a limitation of mental functions. The result of this restriction of thinking can be political, as the Adolf Eichmann's case seems to show. [Publisher's text].

Fa parte di

Psicoterapia e scienze umane : LIV, 1, 2020