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La risata dell'invisibile

2019 - Storia e Letteratura

118 p.

  • Alcune decine di persone si danno convegno per una settimana di ritiro in un antico monastero, lontano dalla convulsa vita cittadina. Ognuno di loro si porta dietro il peso di esperienze dolorose, di speranze frustrate, di fallimenti. Nei loro cuori abita il malcontento. Inseguono una verità che sia in grado di illuminare i loro passi e di dare un senso pieno all'esistenza. Tra accuse e ammissioni di colpa, si materializza davanti al lettore lo scenario attuale del mondo, che Maffeo non si limita a descrivere, ma sottopone a severo giudizio morale. Lo scrittore non fa sconti, quando si tratta di stigmatizzare le derive del potere, la manipolazione delle coscienze, la corruzione e le ingiustizie sociali; ma non getta mai la spugna, non cede alla sfiducia, non si abbandona neanche un momento al pessimismo della volontà.
  • «Il male sfregia e mutila, non è una favola. L'orco esiste»: nessuno lo ignora; ma bisogna combatterlo. «I cristiani possono mutare il corso della storia». A movimentare il ritiro, entra in scena un personaggio in cui nessuno si sarebbe mai aspettato d'imbattersi, il quale cerca con ogni mezzo, a suon di battute sardoniche e di azioni eclatanti e spaventose, di turbare i partecipanti, sconvolgendo il programma. Il solito guastafeste? No: è molto, molto di più, introducendo nel congegno romanzesco, in ragione dei suoi poteri, la dimensione del ‘meraviglioso cristiano'. Storia d'amore, romanzo d'idee, panoramica sociale, esame di coscienza, effetti speciali: La risata dell'Invisibile è tutto questo e altro ancora. [Testo dell'editore]