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Sull'uso politico di un testo di Vives durante la guerra civile spagnola

2013 - Le Lettere

393-412 p.

  • Nel 1937, nel cuore della guerra civile, esce a Valladolid la traduzione castigliana del De communione rerum ad Germanos Inferiores (1535) dell'umanista spagnolo Juan Luis Vives (1492/3-1540). Questo testo costituisce una sintetica riflessione di taglio religioso, etico e politico sulla proprietà privata e comune dei beni e prende spunto dai gravi avvenimenti conseguenti alle sperimentazioni dell'anabattismo radicale nella città tedesca di Münster nella prima metà degli anni Trenta del '500. Il curatore di questa traduzione del De communione rerum di Vives è il falangista Dr. Wenceslao Gonzalez-Oliveros, docente di filosofia del diritto all'Università di Salamanca. Il frontespizio non lascia dubbi sull'operazione propagandistica: «Humanismo frente a Comunismo», cui segue «La primiera monografía anticomunista publicada en el mundo, obra de un pensador español». [Testo dell'editore].
  • The De communione rerum ad Germanos Inferiores (1535) by Juan Luis Vives (1492/3-1540) was translated in Castilian and published in Valladolid in 1937, during the Civil War. This text is a concise, religious, ethic and political reflection about the private and common property of goods and it originates from the weighty events excited by radical Anabaptists in the German Town of Münster from 1530 to 1535. The translator of De communione rerum was the Falangist dr.Wenceslao Gonzalez-Oliveros, who taught Philosophy of Law at the University of Salamanca. The title-page emphasizes the propagandistic purpose: «Humanism in front of Communism», followed by: «The first anticommunist monograph never before published by a Spanish thinker». [Publisher's text].

Fa parte di

Giornale critico della filosofia italiana : XCII, 2, 2013