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Cina d'oggi e Guerra fredda nella politica estera italiana : il Centro studi per lo sviluppo delle relazioni economiche e culturali

2019 - Franco Angeli

40-71 p.

  • Il Centro studi Cina promosse lo studio del nuovo soggetto statuale sorto in Asia nel secondo dopoguerra, la Repubblica popolare cinese. Attiva durante gli anni Cinquanta e la prima metà dei Sessanta, questa associazione fu animata da numerose personalità politiche e accademiche con diversi orientamenti e diversi trascorsi, tra cui Ferruccio Parri, Piero Calamandrei e Sergio Segre. Il centro studi mirò a formare un contesto favorevole alla normalizzazione diplomatica con Pechino attraverso pubblicazioni, convegni e viaggi. In queste iniziative fu coinvolto un certo numero di studiosi e letterati, a volte connotati da un profondo interesse per la Cina e a volte spinti soltanto da curiosità. Di particolare importanza fu il tema del commercio bilaterale, presentato come un'opportunità di rilievo per i Paesi europei.
  • Il Centro studi ricevette svariate critiche, ma portò comunque avanti la propria attività, rimanendo costantemente legato ai principi degli inizi e dando voce a un'ampia parte dell'attenzione italiana per la Cina di quegli anni. [Testo dell'editore].
  • The Study Center for the Development of Economic and Cultural Relations with China promoted the study in Italy of the People's Republic of China. Active during the 1950s and the first half of the 1960s, this association was frequented by political and academic personalities with different orientations and backgrounds. The study center aimed to foster a positive attitude towards Beijing through publications, conferences, and travels. These initiatives were supported by a sizeable number of scholars and intellectuals, sometimes characterized by a deep interest in China and sometimes driven only by curiosity. Particular relevance was attached to bilateral trade with the Prc, considered to be an important opportunity for European countries. The study center experienced several difficulties during these years, but it carried on, nonetheless, following its initial guiding principles and giving voice to a large part of Italy's attention to China before the diplomatic normalization in 1970. [Publisher's text].

Fa parte di

Italia contemporanea : 289, 1, 2019