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Attaccamento, Sé e famiglia : tre sistemi interconnessi

2018 - Franco Angeli

99-110 p.

  • L'articolo propone una scenografia concettuale il cui obiettivo è di consentire la connessione e l'integrazione tra le aree della conoscenza focalizzate sulla psicologia dell'individuo con quelle focalizzate sulla psicologia delle relazioni familiari. Tale impianto si fonda sull'utilizzazione di una comune metodologia di osservazione (l'ottica sistemica) e sull'utilizzazione di un comune riferimento paradigmatico (quello relazionale) ai diversi campi fenomenici della conoscenza psicologica (individuo e famiglia). L'importanza storica di tale articolo è da individuare nell'impulso dato all'utilizzazione delle riflessioni provenienti dalla teoria dell'attaccamento in ambito sistemico-familiare. Una simile operazione è favorita, e giustificata, dal fatto che in tale teoria del funzionamento psicologico individuale il comportamento di attaccamento è formalizzato in termini sistemici e che le regole di funzionamento del sistema dell'attaccamento sono inscritte nella relazione madre-bambino.
  • Il limite di tale operazione si manifesta nei tentativi di integrazione tra psicologia individuale e psicologia delle dinamiche familiari fondati sulla declinazione di ciò che attiene ad una specifica condizione motivazionale (la vulnerabilità personale che sostiene l'attivazione dell'attaccamento) e che si esprime in uno specifico contesto interattivo (la relazione diadica fondata sulla dinamica attaccamento/accadimento) ad una trama relazionale squisitamente gruppale (la famiglia). Il successivo sviluppo del pensiero dell'Autore, orientato a definire una molteplicità di sistemi motivazionali (attaccamento, accudimento, agonismo, cooperazione, affiliazione), molteplicità motivazionale correlata ad una molteplicità di contesti interattivi in cui essi si sviluppano e in cui si esercitano (diadici, triadici, gruppali, socioculturali), offre una griglia teorica che risponde in modo maggiormente adeguato alla complessità dell'operazione tesa all'integrazione tra i dati della conoscenza relativi all'individuo
  • con quelli relativi alle trame relazionali. In questo complesso quadro teorico, la centralità del riferimento al concetto di sistema motivazionale, inteso come tendenza innata del soggetto a relazionarsi con il mondo (fisico, interpersonale, socioculturale) consente all'Autore di accogliere i dati di conoscenza propri dell'ambito della biologia evoluzionista ed evolutiva, delineando in tal modo una teoria sull'essere umano di natura squisitamente biopsicosociale. Affermare l'indissolubile combinazione, tanto nella costruzione quanto nel mantenimento della mente, tra la natura irriducibilmente biopsicosociale di essa e l'intrinseca dimensione relazionale di quella natura, permette all'Autore di considerare i diversi contesti di intervento terapeutici (individuali, gruppali, familiari, comunitari) come strumenti di cura la cui diversità attiene semplicemente all'attivazione e all'esercizio dei diversi contesti relazionali di cui si nutre, e in cui si esprime, la mente.
  • In quest'ottica l'organizzazione di senso terapeutico di quegli strumenti, compresa la loro eventuale combinazione (terapie integrate), può essere compiutamente definita solo grazie ad un processo negoziale tra terapeuta e paziente, all'interno della specifica e sempre singolare relazione tra essi. [Testo dell'editore].
  • The article advances a conceptual scenography with the aim of connecting and integrating the areas of knowledge focused on the psychology of the individual with those focused on the psychology of family relationships. This system uses a common methodology of observation (the systemic view) and a paradigmatic reference (the relational one) for the different phenomenal fields of psychological knowledge (individual and family). istorical relevance of this article is to be found in the impulse given by the use of reflections evolving from the theory of attachment in a systemic-family context. This operation is favored and justified by the fact that, in the individual psychological functioning theory, the attachment behavior is formalized in systemic terms. Furthermore, the rules of functioning in the attachment system are inscribed in the mother-child relationship. The limits of this approach lie in the attempts to integrate individual psychology and family psychology dynamics which are based on the deterioration
  • of a specific motivational condition (the personal vulnerability that supports the activation of attachment). This declination is expressed through a specific interactive context (the dyadic relationship based on the dynamic attachment/ occurrence) to a grouped relational network (the family). The consecutive development of the author's thought aims at defining a multiplicity of motivational systems (attachment, care, agonism, cooperation, affiliation), correlated to a variety of interactive contexts in which these systems develop and operate (dyadic, triadic, groups, sociocultural). This offers a theoretical grid that responds in a more appropriate way to the complexity of the operation aimed at integrating the data related to the individual with that pertinent to relational plots. In this complex theoretical framework, the centrality of the reference to the concept of motivational system, understood as the innate tendency of the subject to relate to the world (physical, interpersonal, socio-cultural),
  • allows the author to integrate biology data from the evolutionary field, thus delineating a theory where the human being is a result of biopsychosocial nature. Affirming this enduring combination, both in the construction and in the maintenance of the mind, between the clear biopsychosocial nature of it and the intrinsic relational dimension of that nature, allows the Author to consider the different contexts of therapeutic intervention (individual, group, family, community) as tools of care where the mind is nourished and expressed through the activation and exercise of the different relational contexts. In this perspective, the organization of those instruments in a therapeutic sense, including their possible combination (integrated therapies), can be fully defined only thanks to a negotiation process between therapist and patient, within the specific and always unique relationship between them. [Publisher's text].

Fa parte di

Psicobiettivo : rivista quadrimestrale di psicoterapie a confronto : XXXVIII, 3, 2018