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Tratti disfunzionali di personalità nel paziente tossicodipendente detenuto : somministrazione del PID-5 ad un campione clinico

2018 - Franco Angeli

379-400 p.

  • La sez. III del DSM-5 presenta un nuovo modello di valutazione diagnostica dei disturbi di personalità, che segna il passaggio da una classificazione categoriale ad una classificazione dimensionale dei disturbi. Collegato a questo modello, l'APA ha pubblicato uno strumento per la rilevazione dei tratti disfunzionali di personalità, il Personality Inventory for DSM-5 (PID-5), che misura 25 tratti di personalità suddivisi in cinque domini di tratto (Krueger et al., 2012). La presente ricerca espone i risultati derivanti dalla somministrazione del PID-5 ad un campione costituito da 101 pazienti in carico ad un servizio per le dipendenze all'interno di una casa di reclusione lombarda. Tali risultati vengono presentati dapprima in forma di punteggi medi per ogni singolo tratto, in comparazione con i dati normativi previsti dall'adattamento italiano dello strumento, al fine di fornire degli elementi di immediato interesse clinico per gli operatori del settore.
  • Sono, quindi, presentati i risultati di un'analisi fattoriale confermativa (CFA), volta a testare sul campione clinico la struttura proposta da Krueger e coll. (2011). I risultati confermano la tenuta dei 5 domini di tratto sul campione clinico in oggetto, seppur con alcune differenze rispetto al numero complessivo di tratti (15 anziché 25) che compongono ciascun dominio. Nello specifico, alcune sotto-dimensioni maladattive (ad es. manipolatorietà, angoscia di separazione, ostilità, sospettosità, insensibilità, ecc.) non convergono in modo univoco su un dominio di tratto e sono state per questo eliminate dal modello. Lo studio, per quanto preliminare, offre alcuni primi spunti di riflessione sul legame tra disturbi di personalità, utilizzo di sostanze stupefacenti e condotte devianti, mostrando come l'adozione di una prospettiva complessa possa contribuire a mettere a fuoco interventi più mirati, quindi più efficaci, nei contesti clinici. [Testo dell'editore].
  • Abstract Including a dimensional rather than categorical classification of disorders, section III of the DSM-5 presents a new model for the assessment of personality disorders. Consistently with such model, the APA has generated a paradigm for the assessment of dysfunctional personality traits, the Personality Inventory for DSM-5 (PID-5) consisting of 25 personality facets identified in 5 domains (Krueger et al., 2012). The present research findings have been obtained by administering the PID-5 to a sample of 101 patients under the care of an addiction recovery service within a penitentiary in Lombardy. Results are first presented as mean scores for each trait and compared with the normative data of the Italian adaptation of the instrument in order to provide professionals working in the field with clinically relevant information. Following, results of a confirmatory factor analysis (CFA) aimed at testing the structure proposed by Krueger et al. (2012) on a clinical sample are also presented.
  • Findings confirm the presence of 5 domains, however some differences with regards to the overall number of facets (15 instead of 25) composing each domain have to be acknowledged. More specifically, some maladaptive sub-dimensions (i.e. manipulativeness, separation insecurity, hostility, deceitfulness, callousness, etc.) did not univocally converge on one domain and have therefore been eliminated from the model. Although preliminary, this study provides grounds for reflection on the connections between personality disorders, drug addiction, and crime and shows how the adoption of a multi-faceted perspective might contribute to the development of more focused and effective interventions. [Publishers' text].

Fa parte di

Ricerche di psicologia : 3, 2018