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Bernhard E. Bürdek : design : storia, teoria e pratica del design del prodotto

2011 - Gangemi Editore

464 p.

  • La prima edizione di questo libro, edita in Germania nel 1991 e tradotta a pubblicata in Italia nel 1992 da Arnoldo Mondadori, ebbe grande successo, perché offriva per la prima volta un'informazione densa ed esauriente del fenomeno design, visto nelle tre prospettive: come nasce, come si manifesta dei diversi Paesi del mondo, quali teorie esso ha generato. Opportuna è stata la sua decisione di riproporlo ampliato e aggiornato, perché da allora il mondo del design è cambiato radicalmente, e perché "Oggi, la vita della maggioranza delle persone non sarebbe più concepibile senza il design".Naturale, dunque, la decisione di ISIA Design Firenze di promuoverne, su proposta di Paolo Deganello, la traduzione, e la pubblicazione da parte di Gangemi Editore nella collana "Teoria e Cultura del Design" diretta da Giuseppe Furlanis, arricchita dalla presentazione di Fulvio Carmagnola. Esso sarà un utile libro di testo di base per le Scuole di Design, e una fonte di riflessioni e di stimoli per studiosi,.
  • imprenditori, quadri delle imprese impegnate nell'innovazione di prodotti e di servizi. Il libro è suddiviso in quattro grandi parti. La prima è costituita da un capitolo storico generale. Segue una parte ("Design e globalizzazione") dedicata a un'accurata rassegna dell'evoluzione della disciplina e dei suoi protagonisti nei vari Paesi, dove l'andamento diacronico e storico si ripete e si specifica a un grado di risoluzione maggiore. La parte centrale e certamente più impegnativa è costituita dai capitoli 3 e 4, dedicati rispettivamente alla metodologia e alla teoria. Qui l'Autore si produce in un doppio sforzo: in primo luogo cerca di sistematizzare una molteplicità di contributi provenienti soprattutto dall'area anglosassone e tedesca, e in secondo luogo di costruire collegamenti organici con l'eredità molteplice dei saperi provenienti dalle scienze umane, dalla sociologia, dalla semiotica, e anche dalle cosiddette "scienze formali". Infine un'ultima parte ("Context") presenta una notevole.
  • apertura, di carattere ancora non sistematizzato, ma in forma piuttosto di suggerimento di riflessione, a proposito dell'evoluzione degli scenari di riferimento più prossimi e influenti sullo specifico della disciplina. è una direzione che pone l'accento sulle prospettive di visione qualitativa, oltre che sui vincoli e sulle opportunità delle dinamiche tecnologiche.Il volume è a cura di Rodrigo Rodriquez con il coordinamento di Stefano Maria Bettega. Traduzione di Anna Maria Sandri, Francesca Andrich e Matteo Palmisano. [Testo dell'editore].
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