Corpo e contratto di lavoroalla luce del potenziamento bio-tecnologico
436-464 p.
Il contributo indaga il fenomeno del potenziamento delle capacità psicofisiche del lavoratore consentito da una serie di strumenti bio-tecnologici e farmacologici con lo scopo di indagarne la praticabilità entro la relazione contrattuale di lavoro e, ancor prima, sul mercato. Al riguardo, la rassegna parte dal presupposto che i principi posti dalle Supreme Corti a fondamento della liceità del fenomeno in seno alla società civile attraverso la valorizzazione del principio di autodeterminazione della persona (al potenziamento) non sono direttamente trasponibili nell'ambito della relazione contrattuale di lavoro. Dopo aver fornito una breve tassonomia del fenomeno, i dubbi circa la compatibilità del ricorso al potenziamento in ambito lavorativo vengono affrontati distinguendo l'ipotesi del potenziamento posto in essere sua sponte dal lavoratore da quella che vede quest'ultimo indotto a potenziarsi su richiesta del datore di lavoro. [Testo dell'editore]
The essay examines the enhancement of worker's psycho-physical abilities made possible by biotechnological and pharmacological means, with the aim of assessing its practicability within the employment contract and in the labour market. The analysis begins with the premise that the principles affirmed by Supreme Courts, which support enhancement in civil society by emphasizing the individual's right to self-determination, cannot be directly transposed into the contractual working relationship. After providing a brief taxonomy of the phenomenon, the paper addresses the legal and conceptual concerns regarding the compatibility of enhancement in the workplace, distinguishing between cases where enhancement is undertaken voluntarily by the worker and those in which the worker resorts to enhancement at the employer's request. [Publisher's text]
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Informations
Code DOI : 10.3280/GDL2025-187005
ISSN: 1972-5507
