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Pensare la storia del lavoro : a che punto siamo?

2022 - Franco Angeli

105-125 p.

  • L'autrice cerca di affrontare la questione del declino degli studi in materia di storia del lavoro a partire dagli anni settanta, fornendo una panoramica di alcuni passaggi fondamentali interni al dibattito intellettuale e adottando una prospettiva teorizzante. Emerge nel testo il carattere nodale del rapporto tra condizioni materiali e culturali, tra modo di praticare, pensare e parlare di lavoro. Per quanto riguarda l'evoluzione del dibattito contemporaneo è volutamente sottolineato il contributo fornito dall'area di interessi che definisce la global labour history che, attraverso un significativo ampliamento geografico, tematico e temporale dell'analisi, pone interessanti stimoli per allargare i parametri della ricerca senza assumere categorie analitiche tradizionali in chiave aprioristica.
  • In questo senso è rilevata la nuova attenzione rivolta alla precarietà come oggettosimbolo di una storiografia emancipata dalla centralità del lavoro salariato. Viene altresì sottolineata la centralità del binomio controllo/autonomia come chiave di lettura delle dinamiche di coercizione che attraversano molteplici relazioni lavoro libero e non libero. [Testo dell'editore].
  • The author tries to deal with Labour history's decline, confronting its downfall starting from the 1970s and approaching some crucial passages into the theorical debate, before and after that fundamental decade. The review stresses the recent input given by the large area of interests defined by Global Labour history. GLH has been able to interrogate the past in a new way, enlarging temporal, geographical and thematical perspectives. The new attention to precariousness is noted as the symbolic object of a historiography emancipated from the centrality of salaried work. [Publisher's text].

Fait partie de

Società e storia : 175, 1, 2022