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Civita di Bagnoregio, dalla salvaguardia del fuoco al culto delle ceneri : biografia di una transizione

2018 - Franco Angeli

20-30 p.

  • Questo saggio si configura come una biografia territoriale di Civita di Bagnoregio. Si tratta del racconto complesso di un duello con la morte che affonda le proprie radici nella fragilità geomorfologica del borgo. È anche il racconto di una comunità che per secoli ha saputo opporsi tenacemente a questo tragico destino, intessendo un rapporto di cura, vitale e operoso, con il territorio. Almeno fino al momento in cui le spinte all'industrializzazione e il conseguente abbandono dei campi obbligano i civitonici a lasciare dolorosamente quel loro scoglio martoriato. Civita a partire dagli anni '60 viene progressivamente riscoperta dall'esterno. Quello che s'inaugura è un nuovo ciclo vitale, con nuovi abitanti e nuovi usi urbani, che fanno leva su processi di estetizzazione diffusa. È l'amplificazione di questi stessi processi, tuttavia, che finirà con il produrre pericolosi processi di mercificazione e museificazione territoriale. [Testo dell'editore].
  • This essay qualifies as a territorial biography of Civita di Bagnoregio. It is the complex tale of a duel with death rooted in the geomorphological frailty of the hamlet. It is also the tale of a tenacious community able to fight its tragic destiny for centuries, forging a productive and energetic relation of care with the territory. At least until the time when the push towards industrialization, with the consequent abandon of the fields, forced the dwellers to painfully leave their long-suffering rock. Since the 1960s, Civita was rediscovered from the outside, with new inhabitants and habits that leverage on processes of extensive aestheticization. Nevertheless, it is the amplification of these same processes that catalyse a sensational reinvention of the hamlet, exploitable by the touristic industry that will end up in treacherous territorial commodification. [Publisher's text].

Fait partie de

Territorio : 86, 3, 2018