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Excursus storico-bibliografico dello studio del fenomeno mafioso in psicologia clinica

2016 - Franco Angeli

101-118 p.

  • Come l'articolo in discussione sottolinea, gli studi psicologico-clinici sulla mafia intrapresi dal gruppo di ricerca dell'Università degli Studi di Palermo coordinato dal prof. Lo Verso iniziano nel 1994 con uno studio sul caso Vitale (Lo Verso, 1995) e partono dalla visione del fenomeno mafioso come oggetto di studio e ricerca animate da tensione etica, ma anche scientifica, in una prospettiva interdisciplinare di dialogo tra approcci diversi: quello giuridico giudiziario e quello psicodinamico gruppo analitico. Ad oggi leggiamo nell'articolo il modello gruppo analitico soggettuale (Lo Verso, 1989, 1994; Giannone, Lo Verso, 1996; Fiore, 1997; Lo Verso, Di Blasi, 2012) rappresenta la chiave di lettura che più ha potuto comprendere e interpretare i processi mentali che caratterizzano la psiche mafiosa. Ciò in quanto le analisi psicodinamiche hanno trovato che la mafia è un sistema etnico, una modalità di essere delle famiglie, un'organizzazioneidentità che si interseca e si coniuga con la realtà locale,
  • la cui configurazione antropopsichica si qualifica per la coincidenza tra derivate culturali, comunitarie, familiari ed individuali. Lo psichismo mafioso si svela come modalità organizzatrice delle relazioni tra il soggetto e la realtà, caratterizzate dal loro essere dogmatico e fondamentalista (Lo Verso, 1998), cioè strutturato su rigide fondamenta affettive dell'individualità, e come matrice inconscia di pensiero che 'in-forma' di sé molti aspetti della vita quotidiana. Nello studio delle peculiarità psicologiche che caratterizzano lo "psichismo mafioso", il fondamentalismo riveste un ruolo di primaria importanza. Insomma, la nascita psichica è un processo relazionale di identificazione che il nuovo nato ha con la realtà familiare, antropologica, biologica che lo concepisce ed alleva. Tale mondo gruppale esterno ed, insieme, interno è presente nell'inconscio di ogni uomo e contribuisce, insieme all'esperienza, a strutturarlo (Lo Verso, Di Blasi, 2012).
  • La ricerca e la clinica supportano l'ipotesi della funzione, da parte della famiglia mafiosa, di saturazione del processo evolutivo della famiglia biologica e di condizionamento del processo evolutivo grazie al suo fondamentalismo psichico, che non riconosce e non incentiva nessun tipo di soggettività, generatività e autonomia di pensiero: "È... come se la psiche individuale fosse colonizzata dalla psiche collettiva del proprio familiare, che è transgenerazionale ed allargato sino a ricomprendere la famiglia mafiosa nella quale l'individuo si identifica pienamente". Il lavoro psicologico-clinico sulla mafia deve molto ai contributi di Giovanni Falcone, ideatore di un metodo d'indagine che, riconoscendo il valore della relazione ed alimentato dal bisogno autentico di comprensione del fenomeno da combattere, si fonda sul dialogo con l'altro come persona nella sua peculiarità e complessità, se vogliamo con una metodologia ed un atteggiamento clinici.
  • La psicologia degli ex-mafiosi diventati collaboratori di giustizia conferma quanto ipotizzato sulla famiglia e sull'identità mafiosa: Un dato principale che emerge dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia è la differenziazione che essi operano tra gli aspetti 'ideali' di Cosa Nostra, che fondavano il senso della loro appartenenza individuale all'organizzazione, e quelli 'reali', lo stravolgimento cioè del 'codice d'onore', nei quali non si riconoscono più (Lo Verso, 1998). Gli studi si allargano, negli anni '90 e 2000, a gruppi con magistrati mossi, all'analisi delle perizie psichiatriche e delle deposizioni giudiziarie, al lavoro clinico nei Servizi soprattutto con i figli di famiglie mafiose, contribuendo allo studio della psiche mafiosa come vero e proprio soggetto/oggetto della ricerca e della clinica e della mafia come vero e proprio organizzatore psichico. Nasceranno esperienze di setting e tecniche specifiche per la psicoterapia, ormai valutabili e codificabili, come il gruppo di
  • elaborazione clinico-sociale, che permetteranno una sia pur provvisoria risposta alla domanda del clinico: che cosa significa per uno psicoterapeuta aiutare un paziente a svelare la propria storia quando questa è attraversata da omicidi, tradimenti, morti bianche, di uomini noti alla cronaca giudiziaria? Che cosa significa per la relazione clinica in atto, sentirsi osservati dalla mafia? (Giunta, Lo Verso, 2011). In La Mafia in Psicoterapia (Lo Verso, 2013) i casi clinici concreti riportati attestano che la mafia è psicopatologia nella misura in cui produce spersonalizzazione nei suoi membri, angoscia e paranoia nella polis in cui opera, crollo della stima di sé, ansia, paura nelle sue vittime e impossibilità di sviluppo psicosociale e politico-economico. [Testo dell'editore].
  • As this article highlights, the clinical-psychological studies on the Mafia, carried out by the team of researchers from the University of Palermo coordinated by prof. Lo Verso, started in 1994 with the study of the Vitale case (Lo Verso, 1995) and began from the vision of the Mafia phenomenon as the subject of studies and researches with both ethic and scientific motivations, all carried out with an inter-disciplinary perspective that connect different points of view: legal and psychodynamic-group analytic. The article says: "The group analytic model (Lo Verso, 1989, 1994; Giannone, Lo Verso, 1996; Fiore, 1997; Lo Verso, Di Blasi, 2012) represents the key to the interpretation of the mental processes characterising the mafia psyche. That's because the psychodinamic analyses found out that the Mafia is an ethnic system, a way to be a family, an organization, an identity integrated in the local area, whose psychic-anthropological origin mixes cultural, community, family, individual factors.
  • The mafia psychism turns out to be the organizing system of relations between the individual and the reality, that are dogmatic and fundamentalist" (Lo Verso, 1998), which means it is structured on strict emotional basis; even it can be considered as "unconscious pattern that is involved in several aspects of the daily life". In the study of psychological details that characterize the mafia psychism the fundamentalism has a central role. The psychic birth is a relational process of identification of the newborn with his family, the anthropological and biological reality where he grows up. Both the outside world and the inner word contribute to organize the unconscious along with the experience (Lo Verso, Di Blasi, 2012). The research and the clinic support the hypothesis that the mafia family is responsible for the saturation function of the evolutionary process of the biologi cal family and for the conditioning of evolution process due to its psychic fundamentalism
  • that doesn't recognize and encourage any type of subjectivity and independence thought: It's like the individual psyche was colonized by the familiar psyche, that is transgenerational and exended to include the Mafia family in which the individual identifies himself at all. Giovanni Falcone gave an important contribute to psychological-clinical studies of the Mafia. He came up with a very important research method focused on the value of relation and fed by the need of truly understand the phenomenon in order to battle it. This method is based on the dialogue among people considered in their own peculiarity and complexity, with a sort of clinical attitude. The psychology of ex-mafia criminal becominig collaborators with justice confirms what was hypothesized on the Mafia family and identity: "The main data emerging from the deposition of the collaborators is the distinction they make between the ideal aspects of Cosa Nostra,
  • that are the foundations of theis sense of belonging to the organization, and the real aspects, as the distortion of 'the code of honor', in which they no loger identifie themselves". In the 90's and 2000's the studies expanded to groups of judges, to the analysis of psychiatric evaluations and depositions, to the Health Service work conducted expecially with children of mafia bosses, giving the contribute to the study of the mafia psyche as the central aim of the research and clinical fields and enphasizing the mafia phenomenon as real psychic organizer. Specific setting and psychoterapic tecniques will born in order to answer to question: Whats does it means to the therapist helping a patient to reveal his own story characterized by murders, betrayals, infant deaths? How does it feel being watched? (Giunta, Lo Verso, 2011). In Mafia in Psychotherapy (Lo Verso, 2013) the real clinical cases demonstrate that the Mafia is a psychopathology because it is responsible for the depersonalisation, anxiety,

Fait partie de

Setting : quaderni di studi psicoanalitici : 41/42, 1/2, 2016