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Cognizione e realtà

2018 - Firenze University Press

136 p.

  • Cognizione implica percezione e giudizio. La percezione consiste nell'interpretare uno stimolo sensoriale: è un processo comune a tutti gli animali con cervello e si può descrivere come una inferenza di Bayes in cui l'algoritmo interpretativo è immagazzinato nella memoria a lungo termine. Il giudizio riguarda, invece, il confronto fra due percezioni codificate in un linguaggio, in cui la precedente viene ripresentata dalla memoria a breve termine e confrontata con la successiva. L'operazione – chiamata Bayes inverso – non presuppone un algoritmo, ma ne costruisce uno nuovo attraverso il confronto. Nel libro si mostra come i salti algoritmici legati a operazioni linguistiche catturino aspetti della realtà non raggiungibili attraverso catene di inferenze di Bayes guidate dallo stesso algoritmo.
  • Oggi sperimentiamo i successi dell'Intelligenza Artificiale (AI), la quale, però, opera per Bayes diretto, velocizza le catene ricorsive, ma non ricorre a salti algoritmici; pertanto, non contribuisce al linguaggio umano. Fortunato Tito Arecchi è professore emerito di Fisica presso l'Università di Firenze. Dal 1975 al 2001 ha diretto l'Istituto Nazionale di Ottica, orientandolo verso l'ottica quantistica (fisica delle sorgenti laser e delle applicazioni). Come ricercatore, ha introdotto la statistica dei fotoni per caratterizzare la coerenza del laser (1965); nel 1982 ha dato la prima evidenza di caos deterministico nei laser. È autore e co-autore di oltre 400 lavori scientifici e di 12 volumi. [Testo dell'editore]