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Caregiver in carcere : avere cura di sé per avere cura dell'altro

2018 - Franco Angeli

423-438 p.

  • Nel presente contributo viene descritto un progetto sperimentale attivato all'interno della Casa Circondariale di Cremona nell'anno 2017, espressione di un approccio psico-culturale teso a valorizzare gli interventi di elaborazione e trasformazione dei comportamenti e degli stili di vita a rischio per sé e per l'altro all'interno del carcere. Scopo del progetto, rivolto a detenuti italiani e stranieri, è quello di favorire l'empowerment della persona attraverso un percorso informativo/ formativo di responsabilizzazione rispetto al proprio e all'altrui stato di salute e stile di vita, offrendo l'opportunità strutturata di impiego in attività assistenziale a supporto di altre persone detenute in difficoltà. A tal fine sono state utilizzate lezioni frontali attraverso la promozione della partecipazione attiva delle persone detenute (role playing paziente-assistente, spazi per interventi diretti, interventi dei docenti re-interpretati dai detenuti stessi),
  • ed esperienze di tirocinio sia intramurarie che in strutture residenziali assistenziali del territorio. Sono stati previsti anche momenti di elaborazione dei contenuti emersi durante il tirocinio intesi come spazio di confronto, di attenzione ai vissuti propri e dell'altro all'interno di un percorso di crescita personale. L'obiettivo generale del progetto (formazione di detenuti caregivers) è accompagnato da finalità specifiche quali la promozione e valorizzazione della partecipazione attiva delle persone recluse e lo sviluppo di competenze spendibili all'esterno in attività a supporto di persone in difficoltà. La valenza psicologica di tale progetto (a breve replicabile all'interno dell'Istituto di Cremona) sta nell'aiutare la persona detenuta a sviluppare processi attivi di consapevolezza di Sé (risorse e limiti) e dell'Altro attraverso l'acquisizione di competenze nuove finalizzate alla costruzione di una identità di ruolo meglio definita. [Testo dell'editore].
  • The present paper describes an experimental project activated within the Cremona District Prison in 2017, expression of a psycho-cultural approach aimed at enhancing the processing and transformation of behaviors and lifestyles at risk for oneself and for the other inside the prison. The aim of the project, aimed at Italian and foreign prisoners, is to foster the empowerment of the person through an educational/ training path of responsibility with respect to their own and to the other state of health and lifestyle, offering the structured opportunity of employment in assistance activities to support other persons in difficulty. To this end, frontal lectures were used through the promotion of the active participation of the detainees (role playing-patient assistant), spaces for direct interventions, interventions of the teachers re-interpreted by the prisoners themselves, and internship experiences both intra muros and in residential care services structures in the territory.
  • There have also been some moments of re-elaboration of the contents, emerged during the internship, intended as a space for comparison and attention to one's own experiences and the others within a process of personal growth. The general objective of the project (education and training of caregivers detained) is accompanied by specific aims such as the promotion and enhancement of the active participation of people held in prison and the development of skills that can be spent outside in activities to support people in difficulty. The psychological value of this project (soon replicable within the Cremona Institute) is helping the detained person to develop active processes of Self-awareness (resources and limits) and of the Other through the acquisition of new skills aimed at building a better-defined role identity. [Publishers' text].

Fait partie de

Ricerche di psicologia : 3, 2018