Lo spazio visionario di Metropolis : linguaggi formali dell'avanguardia e immagini mentali
5-12 p.
Il film Metropolis di Fritz Lang è qui discusso nella prospettiva del rapporto tra architettura e psicoanalisi, per come affronta le molteplici ispirazioni - provenienti da diverse scuole di pittura, architettura e filosofia - che hanno influito sul lavoro di Lang. La metropoli ideale raffigurata nelle famose scene di Lang si colloca al crocevia tra espressionismo, Art Nouveau, modernismo e De Stijl, come icona spaziale sospesa tra verticalismo fallico e buio sotterraneo, e come contraddizione tra classi dominanti e subalterne. Questo luogo immaginario di alienazione costituisce un esempio di come il Marxismo è stato elaborato dalla psicoanalisi attraverso l'arte e l'architettura, e in questo senso il paper fornisce un nuovo contributo alla tradizione di studi che si è sviluppata intorno a questo film. [Testo dell'editore].
The cult-movie Metropolis by Fritz Lang is here discussed for its relationships between architecture and psychoanalysis, addressing the web of inspirations - coming from different pictorial, architectural and philosophical schools of thought - sustaining Lang's work. The ideal metropolis depicted in Lang's famous scenes lives at the cross-road of expressionism, Art Nouveau, modernism and De Stijl, as a spatial icon suspended between phallic verticalism and dark underground, and as a contradiction between dominating and subaltern classes. This imaginary place of alienation is here discussed as an example of how Marxism has been elaborated by psychoanalysis through art and architecture, refreshing a long term tradition of studies developed around the movie. [Publishers' text].
Fait partie de
CRIOS : critica degli ordinamenti spaziali : 15, 1, 2018-
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Informations
Code DOI : 10.3280/CRIOS2018-015001
ISSN: 2531-601X
KEYWORDS
- Metropolis, architettura, psicoanalisi
- Metropolis, architecture, psychoanalysis