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I resti dei vinti : i martiri della Repubblica romana (1849-1879)

2017 - Franco Angeli

37-84 p.

  • Lo studio affronta il caso della costruzione del martirologio della Repubblica romana e dell'uso pubblico a cui i resti dei volontari caduti sul Gianicolo furono sottoposti nel primo trentennio successivo al 1849. In particolare vengono ricostruiti i momenti più significativi della costruzione di un pantheon dei democratici, dalla narrazione a caldo sui giornali repubblicani all'attività svolta da Bertani prima nell'imbalsamazione ed occultamento delle spoglie di Manara, Dandolo, Morosini e Mameli; quindi nella ricostruzione quantitativa delle vittime dell'assedio iniziata a Roma e proseguita a Genova; infine nella traslazione delle spoglie di Mameli resa possibile dalla presa di Roma. Anche Garibaldi diede un contributo essenziale alla conservazione della memoria dei difensori della Repubblica, sia negli scritti sia patrocinando insieme al figlio Menotti e alle associazioni di reduci la prima edificazione di un ossario addossato alla chiesa di S. Pietro in Montorio,
  • doveroso tributo alla memoria dei caduti inaugurato nel 1879. Reso possibile dal nuovo contesto politico, esso dimostrava la difficile ricomposizione della memoria dei vinti, tra tentativi di visioni conciliative ufficiali e fratture all'interno del composito mondo della Sinistra. [Testo dell'editore].
  • This essay examines, for the period 1849-1879, the martyrology of the Roman Republic of 1849 and the public use of the human remains of the volunteers who fought for its defence. In particular this essay traces the most significant moments in the memorial construction of a Pantheon of the Democrats, following the contributes of Bertani who was first involved in embalming and hiding the corpses of Manara, Dandolo, Morosini and Mameli; then in the inventory of the dead and wounded; finally in the translation of Mameli's remains in 1872, after Rome became capital of Italy. Garibaldi also contributed to the preservation of memory of the Republican defenders, both writing and supporting the first building of an ossuary next to the church of S. Pietro in Montorio, helped by his son Menotti and by veterans' associations. This building, dutiful tribute to the memory of the fallen, was made possible by the new political context,
  • but it showed the hard recomposition of the memory of the vanquished, between official attempts of rapprochement and oppositions within the wide world of the Left. [Publishers' text].

Fait partie de

Risorgimento : rivista di storia del Risorgimento e di Storia Contemporanea : LXIV, 2, 2017