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L'economia solidale come autodifesa della società. L'esperienza di Rosarno

2016 - Franco Angeli

164-176 p.

  • Nel 2010, a Rosarno, dopo l'ultima aggressione contro i braccianti immigrati, ha inizio una protesta che sfocia in una vera e propria guerriglia urbana. Le responsabilità rimbalzano sui piccoli produttori locali, considerati gli artefici dello sfruttamento degli immigrati, ma che – a loro volta – si rivelano essere vittime di un'economia di stampo neoliberista. In questo contesto, nasce il progetto "SOS Rosarno", con il quale i piccoli produttori locali, legandosi ai Gruppi di Acquisto solidale, decidono di sganciarsi dalle logiche di mercato per dar vita a una produzione nella quale si garantisce l'assenza di sfruttamento dei lavoratori. Si tratta di una modalità operativa rientrante nell'ambito dell'economia solidale, che resta in bilico tra l'arena del politico e quella dell'economico. In questo saggio si analizza l'esperienza di Rosarno per mostrare come l'economia solidale può essere intesa come una forma di autodifesa della società.
  • In 2010, in Rosarno, after the last attack against immigrants working in the fields, the latter started a protest that became a real warfare. The responsibilities rebounded on the little local producers, which in turn reveal themselves like victims of the economic system. In this contest takes place the project "SOS Rosarno" that has a special political responsibility acting on an economic level. They bring to life to a "solidarity economy form" through a GAS; the idea is to create an instrument that can carve out a space of fight. The instrument that can take a route of change is the creation of group of little producers that together choose to separate themselves from market logic. In this paper we want to consider the Solidarity Economy way like a new self-defense society form.

Forma parte de

Sociologia del lavoro : 142, 2, 2016