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Psicologia di territorio : una rete integrata per il benessere psicologico

2025 - Franco Angeli

65-87 p.

Il nostro contributo riflette sul crescente disagio psicologico in Italia, evidente dall'aumento dell'utilizzo di psicofarmaci e dai dati sulla salute mentale giovanile. Viene sottolineata la necessità di superare una concezione di salute limitata all'assenza di malattia e di cura focalizzata su sintomi e prestazioni, in favore di una visione più ampia che includa il benessere psicologico, le determinanti socioeconomiche, culturali e relazionali. Questa diversa attenzione è fondamentale per rispondere alle nuove domande di salute e per integrare la psicologia nel sistema sanitario territoriale, ma pone questioni e impone scelte di ordine epistemologico e metodologico. Un'occasione importante in questa prospettiva potrebbe essere rappresentata dall'introduzione di una psicologia delle cure primarie, su cui varie Regioni italiane hanno legiferato, con obiettivi come l'intercettazione precoce del disagio, l'assistenza di prossimità e l'integrazione con altri servizi. Tuttavia, le

iniziative regionali mostrano disomogeneità e stanziamenti economici notevolmente sottodimensionati rispetto ai bisogni. Pur entro queste importanti limitazioni, è possibile iniziare a costruire un approccio integrato che unisca interventi individuali, gruppali e comunitari, basato su un'ottica salutogenica, su un orientamento critico alla promozione della salute e sulla valorizzazione delle risorse di comunità, come si sta cercando di fare nella ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Un posizionamento consapevole e trasformativo della psicologia nei contesti, fondato sull'empowerment, sulla cura come pratica universale e sulla capacità di "tenersi presente" nel flusso relazionale della vita comunitaria è necessario per una riconfigurazione sistemica della psicologia nel servizio sanitario, che può trovare applicazione nella costruzione di una Rete psicologica nazionale fortemente ancorata al territorio. [Testo dell'editore]

Our contribution examines the growing psychological distress in Italy, as evidenced by the increase in the use of psychotropic drugs and the concerning data on youth mental health. The need to move beyond a concept of health limited to the absence of disease and treatment focused solely on symptoms and performance is emphasized, advocating of a broader vision that includes psychological well-being, socioeconomic, cultural and relational determinants. This different focus is crucial to address emerging health demands and to integrate psychology into the territorial health system, but it raises questions and imposes both epistemological and methodological decisions. An important opportunity in this perspective could be represented by the introduction of a psychology of primary care, on which various Italian Regions have already legislated, with objectives such as early interception of distress, proximity care and integration with other services. However, regional initiatives show

inhomogeneity and financial allocations significantly undersized compared to needs. Even within these important limitations, it is possible to begin building an integrated approach that combines individual, group and community interventions, grounded in a salutogenic perspective, a critical orientation towards health promotion and the strengthening of community resources, as exemplified by the ASST Papa Giovanni XXIII in Bergamo. A conscious and transformative positioning of psychology in these contexts, based on empowerment, care as a universal practice and the ability to be present in the relational flow of community life, requires a systemic reconfiguration of psychology within the health service, which can find application in the construction of a National psychological network strongly anchored to the territory. [Publisher's text]

Is part of

Psicologia della salute : quadrimestrale di psicologia e scienze della salute : 3, 2025