Dalla dimensione privata al pubblico esercizio del culto : gli spazi del sacro ortodossi a Livorno nel Settecento
51-69 p.
Nel corso del XVIII secolo, gli ortodossi stanziati nella città cosmopolita di Livorno riuscirono a ottenere il riconoscimento ufficiale della presenza della loro confessione attraverso un lungo percorso: soggetti inizialmente a una forma di tolleranza nicodemitica, essi conseguirono nel 1757 il diritto di edificare una chiesa, che non fosse tuttavia riconoscibile nel tessuto urbano; solo negli anni Settanta ottennero la possibilità di esprimere pubblicamente i caratteri del loro rito e officiare le loro cerimonie nello spazio pubblico livornese. L'articolo dà conto di questa dinamica, fornendo nuovi contributi sull'ottenimento, la struttura e l'ubicazione della chiesa e del cimitero ortodossi nella "città delle Nazioni". [Testo dell'editore]
During the 18th century, after many efforts, the presence of Orthodox faith in Livorno was officially recognized. Initially, Greek Orthodox Christians were simply tolerated, but in 1757 they obtained the right to build a church, dedicated to the Holy Trinity, even if outwardly it was not recognizable as a place of worship. Only in the Seventies, after having bought a burial place outside the walls, Greek Orthodox Christians who had settled in Livorno succeeded in gaining permission to openly show the signs of their rite in the public space of the city. The article analyses this emancipation process, and provides new evidence regarding the location and the structure of the church and cemetery, focusing on how Orthodox Christians managed to obtain them. [Publisher's text]
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Information
ISSN: 1972-5523
KEYWORDS
- Livorno Ortodossi XVIII secolo Giurisdizionalismo Chiesa ortodossa della Santissima Trinità
- Greek Orthodox Christians, 18th Century, Livorno, Jurisdictionalism, Holy Trinity Greek Orthodox Church