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Dalle categorie alle dimensioni : riflessioni a margine, in attesa di un nuovo paradigma

2022 - Franco Angeli

179-189 p.

  • Il presente contributo propone una sintesi dell'evoluzione del sistema di classificazione diagnostica del DSM, mettendola in relazione al contesto epistemologico di riferimento, per arrivare a cogliere che cosa induca, ora, a ritenere che sia in atto un cambiamento di paradigma, come suggerito dall'articolobersaglio di Antonietti, Borgatti e Giorgetti (2022). Il progetto RDoC (2009) e il progetto Human Connectome (2011) promossi dall'NHI hanno aperto nuove prospettive per la diagnosi dei disturbi mentali e, in particolare, per i disturbi del neurosviluppo. Tuttavia questi nuovi approcci non sembrano essere ancora giunti ad una fase di sviluppo che consenta di trovare in essi, per ora, delle alternative in grado di portare al completo superamento del sistema DSM/ICD.
  • Sulla base di queste considerazioni il contributo si conclude con il suggerimento di continuare, per il momento, a insegnare e a utilizzare le categorie diagnostiche dei manuali di riferimento in quanto esse svolgono un ruolo importante in termini di comunicazione della diagnosi all'individuo e alla sua famiglia, di tutela, di attivazione dei servizi. La consapevolezza dei limiti di tali categorie induce, però, a privilegiare fin d'ora una pratica di assessment volta a cogliere anche il funzionamento complessivo dell'individuo, in ottica transdiagnostica e multidimensionale, per ricavare informazioni utili per il trattamento e per promuovere un migliore livello di adattamento e di benessere nell'individuo nel suo contesto di vita. [Testo dell'editore].
  • This contribution offers a brief overview about the development of the nosology of the mental diseases proposed by the DSM system, taking into consideration the epistemological background of such evolution. The aim of this overview is to understand whether a change in the scientific paradigm is actually taking place, as Antonietti, Borgatti and Giorgetti's (2022) paper suggests. RDoC (2009) and Human Connectome (2011) projects, supported by NHI, are proposing alternative ways to carry out a diagnostic process in the case of mental diseases and, in particular, in the case of neurodevelopmental disorders. However, the thesis of this contribution is that, so far, these new perspectives cannot be considered valid substitutions of the DSM/ICD systems yet. Hence, for the moment, it seems wise to keep teaching and using diagnostic categories listed in manuals, as they play a relevant role in the communication of the diagnosis and provide normative means to support the person with special needs and his/her family.
  • The awareness of the drawbacks of such categories, though, currently suggests applying and promoting an assessment procedure aimed to get the representation of the whole functioning profile of the person according to a transdiagnostic and multidimensional perspective. Such integration of categories and dimensions is expected to offer the best way to plan interventions to support adaptive behavior and wellbeing in people with special needs. [Publisher's text].

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Ricerche di psicologia : 4, 2022