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"Vorrei la pelle nera" : cultura giovanile e sensibilità antirazziste nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta

2021 - Franco Angeli

80-99 p.

  • Muovendo dai pochi testi di canzoni italiane che negli anni Sessanta esprimevano sentimenti antirazzisti, il saggio esplora la presenza e la natura di questi sentimenti nella cultura giovanile di quegli anni incentrando l'analisi su "Ciao 2001", un popolare settimanale musicale che cominciò le pubblicazioni in quel periodo. Utilizzando in maniera eclettica spunti interpretativi che derivano dalle teorie sull'appropriazione culturale e sulla "race consumption", il saggio mostra come il consumo di musica afroamericana e la fascinazione per i musicisti neri si accompagnassero a un interesse per le radici storiche di quella musica e per la storia, la condizione, e le lotte dei neri americani, che nel settimanale erano oggetto di molti servizi giornalistici.
  • Il saggio infine considera alcune figure emergenti della scena musicale italiana degli anni Settanta di cui si occupò il settimanale - in particolare il jazzista napoletanoafroamericano James Senese e il cantautore napoletano Pino Daniele - per sottolineare l'appropriazione, non priva di stereotipi, del topos della "negritudine" da parte di quest'ultimo per far riferimento al razzismo interno di cui i meridionali erano vittime, ma anche a se stesso. Se in parte tale appropriazione si poteva giustificare, dall'altro impediva il riconoscimento di una specificità dell'oppressione dei neri e quindi una più profonda comprensione del razzismo antinero. [Testo dell'editore].
  • Starting with a reflection on the few 1960s Italian songs which expressed antiracist feelings, this article explores the presence and the nature of these sentiments in the youth culture of those years, focusing the analysis on Ciao 2001, a popular weekly which began its publications in that period. Building in eclectic fashion on the interpretive insights of theories of cultural appropriation and of race consumption, the article shows how the consumption of African America music and the fascination for Black musicians were accompanied by an interest in the historical roots of that music and in the history, conditions, and struggles of Black Americans, to which the weekly devoted numerous articles.
  • The essay also examines some emerging figures of the Italian musical scene of the Seventies covered by the weekly - in particular the African AmericanNeapolitan James Senese and the Neapolitan singer songwriter Pino Daniele - in order to underline the latter's appropriation, not deprived of stereotypes, of the "negritude" topos to refer not only to the racism of which the Italian Southerners were victims, but also to himself. If this appropriation could be in part justified, on the other hand it impeded a fuller recognition of the specificity of Black oppression and thus a greater understanding of antiBlack racism. [Publisher's text].

Is part of

Italia contemporanea : 297, supplemento, 2021