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Fruizione dei beni culturali ed ambientali : intergenerazionalità-interdisciplinarietà

2019 - Franco Angeli

743-768 p.

  • I Beni culturali ed ambientali contribuiscono alla nostra qualità di vita, perché sono espressione e custodi di una cultura che comunica le proprie impronte ed il cambiamento nel tempo. Incontrarli e viverli, in una dimensione socio collettiva, ci porta a valutarli come elementi della nostra identità sociale, ritenendoli anche una forte risorsa per la vita delle persone. A seguito di tale considerazione la nostra area di interesse ha riguardato in un primo periodo lo studio degli atteggiamenti delle persone verso i Beni sia culturali che ambientali, nel focalizzare l'attenzione sui turisti, sui cittadini e sulle diverse fasce di età.
  • Da tali ricerche abbiamo constatato che sia gli adulti e che anziani sembrano dedicarsi ai Beni e ne stimano il loro valore, nel comprendere quanto possono essere vitali per la formazione dell'identità sociale. I giovani, invece, apparivano poco consapevoli dell'importanza dei Beni. Nel ritenere che i Beni siano fondamentali per far sì che i giovani sviluppino la loro identità personale, culturale e lavorativa, abbiamo proposto dei laboratori intergenerazionali su questa tematica. In questi "Laboratori aperti" i giovani, coinvolti in un percorso di ricerca-azione, si sono potuti avvicinare sia alla ricchezza della realtà ambientale che alle altre generazioni.
  • I Laboratori si incentravano ad esempio sulla visualizzazione e ricerca attiva di foto sia di persone che del patrimonio culturale ed ambientale. Le foto compiono due funzioni: quella della individuazione e quella di invitare a percorsi di interesse trasversale nel tempo e nello spazio. Le fotografie acquistano valore con il tempo, perche diventano ricordi rispetto alle emozioni provate in un tempo passato, attribuendo ai ricordi un valore. Altro impegno e stato quello di fare visitare ai giovani gli Archivi Parrocchiali e gli Archivi Comunali, Archivi storici del territorio insieme agli anziani, per ritrovare dati biografici circa le identità dei propri antenati e poter giungere ad una narrazione piu precisa della loro storia.
  • Ciascun giovane "disponibile all'esperienza" si era impegnato a raccogliere anche nell'ambito familiare dati, informazioni, fotografie, tutto ciò che illustrasse i propri antenati. Ai Laboratori hanno partecipato anche esperti di altre discipline per mostrare, ad esempio, ai giovani la diversa visione di una stessa problematica rispetto ad un Bene. Queste esperienze hanno permesso una condivisione empatica fra le diverse generazioni e ai giovani di vivere e parlare tra di loro della vita sociale dei propri antenati in una modalita nuova, nel riappropriarsi di una parte della loro storia. Il confrontarsi con la loro vita, aprire una nuova comunicazione fra loro ha significato pure avere una nuova comunicazione con gli anziani, percorrendo la strada del patrimonio comune del proprio territorio.
  • L'esperienza di questi "Laboratori aperti" ci ha permesso di avanzare nella nostra ricerca azione- formazione, realizzando esperienze di "Alternanza scuola lavoro" con osservazione, studio e comunicazione, in un'ottica intergenerazionale ed interdisciplinare. Per cui si puo ritenere che la fruizione dei Beni (culturali ed ambientali) puo contribuire ad uno sviluppo della persona non solo dal punto di vista economico, ma anche professionale e sociale. In questa ottica conoscenza e rivalutazione storica possono essere i fattori utilizzati per rinforzare identita culturale, di luogo e la futura identita professionale dei giovani in uno scambio intergenerazionale ed interdisciplinare. [Testo dell'editore].
  • Cultural and environmental heritage makes a considerable contribution to the quality of our life because it is the expression and custodian of a culture that leaves its mark and conveys the changes that take place over the years. Finding them and living them in a socio-collective dimension leads us to value them as elements of our social identity, also considering them a great resource for people's lives. As a consequence of this consideration, our area of interest has focused in a first period of study on people's attitudes towards goods, whether cultural or environmental, focusing on tourists, citizens and the different age groups.
  • From these investigations, we have found that both adults and the elderly seem to devote themselves to Heritages and appreciate their value, by understanding how much they can be vital for the formation of social identity. The youth, on the other hand, seemed unaware of the importance of the Heritages. Considering, however, that Assets are fundamental to ensure that young people develop their personal, cultural and work identity, we have proposed intergenerational laboratories (work groups) on this subject. In these "open laboratories", the young people involved in an action-research task could approach to both the richness of environmental reality and the other generations.
  • The Laboratories focused, for example, on the visualization and active search of photos and people as well as on cultural and environmental heritage.The photographs fulfil two functions: the individuation and the invitation to carry out cross-sectional routes of interest in time and space. The photographs acquire value over time because they become memories in relation to the emotions felt in a past time, attributing the memories a value. Another task for the youngs has been to visit the Parish Archives (of the church) and the Municipal Archives. Historical archives of the Community were visited with the elderly, to find out biographical data about their own ancestors and to be able to arrive at a more precise narration of their history. Each young man "available to experience" had promised to also collect in their family environment, data, information, photographs, everything that illustrated their ancestors.
  • Experts from other disciplines also participated in the laboratories to show, for example, to young people the different vision of the same problem regarding a Good. These experiences have allowed in an empathic sharing between the different generations and the young people have had the opportunity to live and talk with each other about the social life of their ancestors in a new modality, in the reappropriation of a part of their history. Facing one's own life, opening a new communication between them has also meant having a new communication with the elders, traveling the path of the common heritage of the community itself. The experience of these "Open Laboratories" has allowed us to advance our action-training research, carrying out "School-work alternation" experiences with observation, study and communication, in an intergenerational and interdisciplinary perspective.

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Ricerche di psicologia : 4, 2019