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Ad procurandum redemptionem et liberationem : il riscatto dei captivi veneziani in partibus infidelium (1332-1453)

2018 - Franco Angeli

657-687 p.

  • Il presente studio si offre di indagare le relazioni diplomatiche di Venezia con due potentati islamici finalizzate al riscatto di prigionieri veneziani a cavallo tra il XIV e il XV secolo. Saranno in particolare presi come caso di studio le relazioni intrattenute con l'emirato hafside e la nascente potenza ottomana. Per i negoziati con l'emirato tunisino, è stato posto come termine ante quem il 1436, anno dell'istituzione della muda di Barberia. Le ricerche sulle relazioni con gli ottomani sono state invece interrotte alla conquista di Costantinopoli del 1453. Attraverso tale documentazione, consistente soprattutto in delibere del Senato, sarà possibile quindi ricostruire lo sviluppo di una prassi diplomatica sfaccettata, prima che, dal XVI secolo in poi, si giungesse alla creazione di apposite magistrature aventi come scopo unicamente il riscatto dei prigionieri nelle mani di potentati islamici. [Testo dell'editore].
  • The present study aims to analyse the diplomatic relations entered by Venice with two Islamic potentates in order to ransom Venetian prisoners, from the 14th century to the 15th century. The author investigates in particular, as a case study, the relations with the Hafside Emirate and the rising Ottoman authority. The former have been examined until 1436, when the Muda of Barbary was established. The research concerning the relations with the Ottoman authority has been brought forward until the siege of Costantinople. Thanks to the documents, consisting mostly in Senate deliberations, it is possible to recreate the development of a multifaceted diplomatic praxis, before the establishment, from the 16th on, of specific institutions with the only purpose of ransoming the captives held by Islamic potentates. [Publisher's text].

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Società e storia : 162, 4, 2018