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Biobanks on Balance between Private Property and Commons : patents or Open Data sharing?

2010 - EUM - Edizioni Università di Macerata

305-329 p.

  • La diffusione e la condivisione dei dati contenuti nelle Biobanche è studiato attraverso lo statuto normativo di queste istituzioni, con particolare attenzione al diritto d'autore. Queste istituzioni sono rappresentate da un complesso organizzato di campioni biologici umani con finalità diagnostiche, terapeutiche e di ricerca. Data la relativa novità dell'argomento, il loro statuto è molto controverso e particolarmente complicato è il caso dello sfruttamento di eventuali scoperte. La titolarità della proprietà dei materiali (cellule, tessuti o organi) e la titolarità della proprietà della biobanca, intesa come entità che si occupa della gestione della banca dati, è infatti fondamentale al fine di determinare eventuali diritti su ricerche brevettabili. In Europa esiste il diritto sui generis, che stabilisce i diritti per il costitutore della banca dati, il quale stanzia un investimento economico al fine di costituire un insieme organizzato di informazioni.
  • Tuttavia, il principale problema di questo tipo di banche dati è legato alla qualità dell'oggetto brevettabile: la materia organica, vivente ed autoreplicante. Al riguardo, vi è una netta contrapposizione tra coloro che spingono per la privatizzazione di questi beni biologici, al fine del loro possibile sfruttamento commerciale, e coloro che si rifanno ai modelli di open data sharing, che considerano Commons, "beni comuni", anche questo tipo di materiali organici. La tendenza generale risulta essere la seconda, proteggere il corpo umano e il suo genoma da ogni forma di sfruttamento economico, pur riconoscendo in alcuni casi la possibilità di profitti connessi con la proprietà intellettuale derivante dall'opera dell'ingegno. [Testo dell'editore].
  • The circulation and sharing of contents in biobanks is approached with the study of the normative statutes of these institutions, with careful attention to copyright. Such institutions are an organized set of human biological specimens with diagnostic, therapeutic, and research aims. Since the issue is quite new, their statutes are controversial; moreover, the exploitation of new detections is particularly complicated. The ownership of samples (tissues, cells, organs) and the ownership of the biobank as the entity managing the database is crucial in order to determine any rights on researches that can be patented.
  • The sui generic right in Europe states some rights for the database builder, whom allocates economic resources to organize information. However, the main issue of this kind of databases is related to the quality of the patented object: organic and living material. Regarding this fact, there exist stances for privatizing those biological specimens, while the majority consider models of open data sharing as a more suitable way, considering organic samples as "commons". The latter tendency seems to predominate, protecting the human body and its genome from economical exploitation, although acknowledging some kinds of profits related to the intellectual property. [Publisher's Text].

Is part of

JLIS : Italian Journal of Library, Archives and Information Science = Rivista italiana di biblioteconomia, archivistica e scienza dell'informazione : 1, 2, 2010