2001 - Franco Angeli
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Per una psicologia della convivenza
113-128 p.
- La cultura moderna che si fonda sulla disinibizione delle tendenze culturali e sull'ete-rodirezione, da una parte sta promuovendo atteggiamenti di maggiore apertura verso la diversità etcnica, dall'altra favorisce la costruzione di nuove forme e rappresentazioni sociali dello straniero. Sempre di più il senso comune e gli stereotipi vengono strumentalizzati per trovare un'immagine dello straniero più possibilmente condivisa e condivisibile dalle masse. Il presente contributo affronta il problema dell'unità e della diversità umane, collocate spesso su una logica che si divide tra numerose polarità: buono/cattivo, bello/brutto, unità/ solidarietà e quello opposto di eterogeneità/conflitto. Nell'ottica della psicologia dinamica, superare la scelta obbligata fra le suddette opzioni significa smettere di pensare l'omogeneità come implicitamente buona e la diversità come "mostruosità". Volendo coniugare i diversi approcci che hanno affrontato il tema delle rappresentazioni sociali, troviamo almeno un punto di conve
- rgenza: la rappresentazione sociale si situa tra lo psichico e il sociale; è rappresentazione di sé e degli altri, ora riferita a categorie sociali ora ad un immaginario collettivo che prescinde da coordinate contestuali e culturali. [Testo dell'editore].
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Information
ISSN: 1971-8411
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In this issue
- Evoluzione dell'orizzonte di coscienza attraverso l'esperienza del limite
- Dal Faust al Doctor Faustus : una sfida impossibile?
- La musica tra mente e cervello
- Sul concepire, contenere e comprendere in analisi
- Il narcisismo : un crocevia teorico tra Freud, Jung, Kohut e gli autori del modello relazionale
- Eredità psichica : Riflessioni teoriche sulla cura delle psicosi
- Figure femminili in Kerenyi : Niobe, Medea, Circe
- Per una psicologia della convivenza
- In ricordo di Laura Telmon
- In ricordo di Flavio Chiacchio
- In ricordo di Michele Pignatelli di Cerchiara