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L'inizio e (è) la fine del cerchio : note su "Esperienze nei gruppi come chiave per comprendere l''ultimo' Bion" di Giuseppe Civitarese

2021 - Franco Angeli

P. 201-212

  • L'autore, a partire dal testo di Giuseppe Civitarese “Esperienze nei gruppi come chiave per comprendere l''ultimo' Bion”, propone una lettura dei temi trattati e un approfondimento di alcuni aspetti inerenti il rapporto tra gruppo e individuo, le ricadute sulla tecnica delle concezioni postbioniane, l'intersoggettività duale e gruppale nel lavoro analitico, l'utilizzo del modello del campo analitico nelle situazioni gruppali. Il fondamento gruppale della soggettività viene considerato sia come base filosofica ed epistemologica del lavoro terapeutico, sia come presupposto necessario per un certo assetto tecnico del terapeuta che voglia orientare il proprio approccio in un senso intersoggettivo.
  • Il tema del gruppo-a-due costituito dalla coppia terapeutica apre interrogativi e possibili prospettive che sfidano certe visioni del contesto analitico e della relazione terapeutica. Si evidenzia, inoltre, che il pensiero del Bion di Esperienze nei gruppi, come riletto da Civitarese, fornisce interessanti possibilità esplicative e interpretative potendolo applicare anche alla situazione terapeutica duale. [Testo dell'editore]
  • Starting from the text by G. Civitarese “Experiences in Groups as a key to ‘late'Bion”, the author proposes a reading of the topics covered and an in-depth analysis ofsome aspects concerning the relationship between group and individual, the on thetechnique of postbionian conceptions, dual and group intersubjectivity in analyticwork, the use of the analytic field theory in group situations. The group foundation ofsubjectivity is considered both as a philosophical and epistemological basis of the therapeutic work, and as a necessary prerequisite for a certain technical attitude of thetherapist who wants to orient his own approach in an intersubjective sense.
  • The themeof the group-of-two constituted by the therapeutic couple opens questions and possibleperspectives that challenge certain visions of the analytic context and of the therapeuticrelationship. It should also be noted that Bion's thought of Experiences in Groups, asreread by Civitarese, provides interesting explanatory and interpretative possibilities,being able to apply it also to the dual therapeutic situation. [Publisher's text]

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Gruppi : nella clinica, nelle istituzioni, nella società : 2, 2021