2019 - Franco Angeli
Articolo
Versione Digitale
Download | Copia/incolla | Stampa
Lavoro e non lavoro in letteratura e nell'inchiesta sociale a Napoli
113-128 p.
- L'articolo affronta il modo in cui è stato rappresentato il lavoro a Napoli in opere letterarie e di analisi sociali, ritenendo che in entrambe la tematica ha goduto di scarsa rilevanza e ha contribuito alla diffusione di stereotipi basati sulla indisponibilità a lavorare (regolarmente) a fronte di una creativa 'arte di arrangiarsi'. In direzione opposta vanno diverse importanti opere letterarie come Donnarumma all'assalto di Ottieri e La dismissione di Rea che con grande immaginazione sociologica raccontano la condizione operaia e i suoi valori. Questo tipo di analisi mostra che il mondo della fabbrica e quello del vicolo sono molto vicini: disoccupati, sottoccupati e lavoratori al nero provengono dagli stessi ambienti e avvertono gli stessi problemi.
- A partire dalla fine del Novecento si sono imposte opere a carattere di docufiction nelle quali nuovamente il lavoro scompariva sostituito dal ruolo centrale della camorra in una città descritta come sempre più violenta, con l'effetto di creare un nuovo stereotipo. [Testo dell'editore].
- The article analyzes the way in which work in Naples has been represented in literary work and in social inquiry. It starts by the observation that the issue has not been given the deserving relevance while at the same time stereotypes have been dominant in both cases. These concern an alleged negative attitude towards work and a tendency to invent odd jobs. In an opposite side there are important literary works such as Donnarumma all'assalto by Ottieri and La dismissione by Ermanno Rea that narrate with sociological imagination the workers' human conditions and social values. All these works show that the world of the factory and the world of the street corner are very close: workers, unemployed and underemployed come from the same milieu and share the same problems.
- At the turn of the century a new trend emerged in literature with the dominance of books of docufiction where work was absent and its role substituted by the role of the organized crime (Camorra) in a more and more violent city, with the effect of creating an additional stereotype. [Publisher's text].
Fa parte di
Sociologia del lavoro : 153, 1, 2019-
Informazioni
Codice DOI: 10.3280/SL2019-153007
ISSN: 1972-554X
PAROLE CHIAVE
- Lavoro, disoccupazione, stereotipi, Napoli
- Work, unemployment, stereotype, Naples
-
Nello stesso fascicolo
- Ai collaboratori e ai lettori
- Perspectives on the Future in the Sociology of Work
- Sociologia e letteratura : prospettive e sguardi sul lavoro
- Un insolito connubio : sull'uso delle narrazioni letterarie nelle scienze sociali
- Una finzione empirica : epistemologia del lavoro intellettuale tra sociologia e letteratura
- Rappresentazioni del lavoro e immaginazione sociologica : per un uso della letteratura utopica
- Lavoro e non lavoro in letteratura e nell'inchiesta sociale a Napoli
- Taranto come utopia distopica : narrazioni letterarie e sociologiche di un modello di sviluppo
- Se Mombelli è cornuto : il ruolo della letteratura nel quadro del declassamento sociale degli insegnanti
- Il lavoro nelle miniere di carbone tra Ottocento e Novecento : un profilo tra sociologia e letteratura
- Reti d'impresa e accordi territoriali per il welfare aziendale : i tratti distintivi delle esperienze italiane
- Diversity in the workplace : a review of theory and methodologies and propositions for future research
- Per una sociologia delle élites finanziarie : note a partire dal volume Ai posti di comando : individui, organizzazioni e reti nel capitalismo italiano di Joselle Dagnes
- Welfare o Workfare : esperienze e prospettive a confronto