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Senza imperio né violenza : I Ranuzzi e l'amministrazione dei Bagni di Porretta, feudo papale nello Stato della Chiesa (sec. XVII)

2016 - Franco Angeli

229-259 p.

  • Il saggio indaga forme e prassi di governo della famiglia dei bolognesi Ranuzzi nel feudo dei Bagni di Porretta, una contea d'investitura papale ubicata nella Legazione di Bologna. Per i decenni centrali del Seicento, arco di tempo qui privilegiato, si segnala un delicato equilibrio istituzionale tra l'integrazione amministrativa del feudo nel tessuto dello Stato della Chiesa e l'effettiva autonomia del governo signorile. Questo avviene non solo in relazione alle autorità ecclesiastiche territoriali di riferimento ma anche del locale Reggimento di Bologna. Più del Legato o dei vari tribunali romani, il Senato cittadino continua a rimanere il principale e più immediato interlocutore istituzionale dei conti. All'interno di un'indagine modulata sulla storia sociale, la ricerca definisce il quadro di una giurisdizione feudale tollerante, ormai armonizzata con le circoscrizioni territoriali periferiche. Allo stesso tempo il potere dei conti appare dotato ancora di forte autonomia, sia nella prassi di governo che n
  • ell'amministrazione della giustizia, mantenuta proprio in virtù della disponibilità dei feudatari ad accettare le superiori esigenze del potere romano. [Testo dell'editore].
  • This essay explores forms and practices of governance of the Bolognese family Ranuzzi in the fiefdom of Bagni di Porretta, a county of Papal investiture located in the Legation of Bologna. The middle decades of the seventeenth century, which form the focus of this study, were characterized by a delicate institutional balance between the administrative integration of the fiefdom into the fabric of the Papal States and the effective autonomy of local feudal rule. The issue of autonomy is considered not only in relation to territorial ecclesiastical authorities but also with regard to the local Regiment of Bologna. More than the Legate or the various Roman tribunals, the Senate of the city maintained its role as the principal and closest institutional partner of the counts. Within the context of an investigation of social history, this study defines the framework of a tolerant feudal rule which by this time had achieved a harmonious relationship with surrounding territorial forces. At the same time, the power of
  • the counts still appears to contain a strong element of autonomy, both in terms of its ruling practices and of its administration of justice; this autonomy was indeed maintained by virtue of the willingness of the feudal rulers to accept the larger demands of Roman power. [Publisher's Text].

Fa parte di

Cheiron : materiali e strumenti di aggiornamento storiografico : 2, 2016